Ristorante della Turchia in Expo

Le coinvolgenti atmosfere del Bosforo al ristorante della Turchia

Padiglione della Turchia in Expo
Padiglione della Turchia in Expo

Probabilmente non ci sono al mondo luoghi più ricchi di storia, fascino e cultura della Turchia. Una terra di confine che spazia tra due continenti, culla della civiltà nel passato e crocevia di differenti culture ancora ai giorni nostri.
Il padiglione turco in Expo è aperto su tre lati, si sviluppa integralmente al pian terreno, richiamando la forma di un melograno stilizzato, e rispecchia tutta questa magica atmosfera.
Il ristorante della Turchia, riparato dall’ombra dei platani e dal tetto della struttura, è posto al centro del padiglione, circondato da coloratissime bouganville, chioschi, aree mercato, simpatiche e variopinte poltrone a forma di fez e da un piccolo gazebo con al centro una splendida fontana ottomana: un fantastico posticino per riposarsi un poco e magari assaporare un dolcetto turco, durante un rapido stop & go.
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Ristorante angolano in Expo 2015

I profumi e i colori della cucina meticcia di Elsa Viana chef del ristorante angolano

ristorante angolano in Expo
ristorante angolano in Expo

Il padiglione dell’Angola, paese ricchissimo di risorse naturali, è un tripudio di prodotti della natura, essenze arboree e fiori; grazie a un clima e a un’ubicazione geografica particolarmente favorevoli, questa terra dell’Africa centro-occidentale si caratterizza proprio per una vegetazione rigogliosa e una grande biodiversità sia terrestre sia marina. Giunti all’ultimo piano del padiglione, prima di varcare la soglia del ristorante angolano, si apre alla nostra vista una magnifica terrazza con grandi fioriere bianche contenenti innumerevoli specie della flora angolana, scelte con somma perizia per garantire una fioritura continua, con un susseguirsi di nuovi colori e profumi durante tutto il semestre di Expo.
Il ristorante gastronomico angolano è proprio ospitato su questa terrazza fiorita, tra l’altro una delle più alte di Expo, dalla quale si gode una splendida vista sul Decumano e sullo skyline di Milano. In lontananza svetta la Torre Isozaki di Allianz nel nuovo quartiere di CityLife, il grattacielo più alto della città edificato nell’area occupata un tempo dalla Fiera Campionaria, dove, tra l’altro, nel 1906 sorgevano alcuni padiglioni della Prima Esposizione Universale organizzata a Milano.
Sulla terrazza ci sono fiori ovunque, di ogni foggia e colore, un mix perfettamente riuscito di orto-giardino, un piccolo angolo di Angola magistralmente riprodotto in Expo: palme, geranei azzurri parigini, cereali, peperoncini, pareti allestite con veri e propri giardini verticali e una bellissima bouganvillea che scende verso la parte centrale del padiglione.
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Ristorante Bésame Mucho, baciami ancora Messico!

A tavola con l’alta cucina messicana dello chef Alejandro Santander al ristorante Bésame Mucho in Expo

Ristorante Bésame Mucho Padiglione del Messico in Expo
Ristorante Bésame Mucho Padiglione del Messico in Expo

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. E così, proprio come canta Antonello Venditti, dopo il nostro “immenso” giro del mondo in Expo, a distanza di un mese dalla nostra recensione, siamo tornati sulla terrazza messicana al ristorante Bésame Mucho, per confermare che il nostro coup de foudre non era solo un fuoco vacuo, ma vero amore. Alejandro Santander ha infatti conquistato a tal punto la nostra fiducia che, senza neppure aprire il menu, decidiamo di affidarci alle sue proposte gastronomiche di alta cucina messicana contemporanea. Scopriremo solo in seguito che lo chef del Bésame Mucho ci proporrà, in un vero e proprio viaggio nella storia gastronomica del suo paese, reinterpretata con gusto contemporaneo, piatti tratti dal menu ordinario, da quello degustazione e dalla carta del mezzogiorno, una sorta di antologia della sua cucina che, credetemi, vi farà toccare le alte vette della gastronomia.
Scomparso quindi il menu al tavolo, mentre attendiamo pieni di curiosità il primo antipasto, Carlo Bosio, bravissimo e infaticabile restaurant manager, ci porta due splendide coppe di margarita, il pane e l’immancabile salsina di pomodoro super piccante. Carlo ci spiega, tra l’altro, che la raffinata cucina messicana contemporanea, sana, bilanciata e completa da un punto di vista nutrizionale, affonda le proprie radici in un passato ricco di tradizione, ma guarda al futuro con grande creatività.
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Ristorante del Qatar in Expo 2015 Milano

La cucina fresca e speziata del ristorante del Qatar

Jefeer padiglione Qatar in Expo
Jefeer padiglione Qatar in Expo

Il gigantesco jefeer, il cesto tradizionale qatariota, svetta alto sopra il padiglione del Qatar in Expo, simboleggiando l’intreccio tra innovazione e tradizione. Protetto dall’enorme cesto e dall’imponente struttura dell’edificio, il ristorante del Qatar trova spazio sotto un bel porticato al pian terreno, al riparo dal caldo sole estivo e dalle piogge autunnali.
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Ristorante omanita Al’Sablah in Expo

La cucina speziata e profumata del ristorante omanita

Al'Sablah ristorante omanita in Expo
Al’Sablah ristorante omanita in Expo

Il  Sultanato dell’Oman è l’ultimo padiglione nazionale affacciato sul Decumano, agli estremi confini est dell’Expo, praticamente a due passi da Milano. La grande e imponente struttura sembra una vera cittadina omanita, parzialmente inglobata in una collina di rocce desertiche. Tutta la costruzione, che richiama le architetture tipiche del sultanato, è davvero molto suggestiva, soprattutto al calar della sera, e comprende al suo interno un bel ristorante e un piccolo juice bar. Il ristorante dell’OmanAl’Sablah” è diviso in due zone, una esterna, molto caratteristica e di grande impatto: ampi tavoli con copertura a baldacchino, deliziosamente ambientati tra altissime palme e giochi d’acqua, proprio come in un’accogliente oasi nel deserto della Penisola arabica.
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Madrouba Bahraini, dal Bahrain in Expo

Il pollo c’è ma non si vede, la ricetta del Madrouba dal ristorante del Bahrain

Madrouba ristorante del Bahrain in Expo
Madrouba ristorante del Bahrain in Expo

C’era una volta un pollo, ma adesso non c’è più… Potrebbe iniziare così la presentazione della ricetta del Madrouba, il piatto di oggi del nostro Expo Ricettario. Sì, perchè del pollo nel piatto, apparentemente, non c’è neppure l’ombra, pur essendone l’ingrediente principale.
Tra i piatti più strani e particolari di tutta Expo, forse il meno conosciuto è proprio il Madrouba del ristorante del padiglione del Bahrain. In questo piccolo ma rigoglioso micro-habitat, accolti con grande cortesia da Francesco, Laura e Marco, è possibile assaggiare questa pietanza veramente molto strana, lontana anni luce dalla nostra tradizionale cucina occidentale. Come ci spiega Erinna, la giovane ma bravissima chef del ristorante, nella preparazione del Madrouba, per motivi di ordine religioso e culturale, il pollo viene letteralmente disintegrato, eliminando qualsiasi minima parte che non sia la carne. Dopo averlo ridotto in poltiglia, il volatile viene mischiato con il riso, tutt’altro che al dente, le verdure e aromatizzato con tante spezie: ne risulterà una crema dagli inebrianti profumi e complicati aromi. Una volta superata la probabile esitazione iniziale e dopo aver timidamente assaporato le prime cucchiaiate, magari ad occhi chiusi, ci si tufferà, rapidi e decisi come Tania Cagnotto, in un mondo gastronomico medio-orientale senza confini.
E allora, via verso nuove avventure culinarie, tutti ai fornelli, ma armatevi di tantissima pazienza perchè, se la preparazione del Machboos del Qatar era lunga, quella del Madrouba lo è ancora di più!
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Ristorante polacco di Villa Uphagena in Expo

Cenare in una cassetta delle mele al ristorante polacco in Expo

ristorante polacco Expo
ristorante polacco in Expo

La Polonia è un paese che ha puntato molto sui suoi prodotti tipici, sia per l’architettura del padiglione Expo, sia nell’offerta gastronomica del proprio ristorante. Le cassette delle frutta sono infatti l’elemento decorativo che ricopre e contraddistingue questo edificio squadrato e le mele, frutto coltivato in grande quantità in patria, sono un tema ricorrente declinato anche sulla bellissima terrazza.
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Terrazze ristorante, giardini e affini in Expo

La top ten di terrazze ristorante, giardini e locali per cenare en plein air in Expo

Il gran caldo torrido delle passate settimane sembra essere ormai solo un ricordo sbiadito, il clima in Expo è ora assai gradevole ed  è perciò giunto il momento di tornare all’aria aperta per una bella cena sulle terrazze ristorante o nei giardini dei padiglioni. Ecco quindi una panoramica dei nostri 10 ristoranti Expo preferiti per una pausa gastronomica open air: 5 locali al pian terreno, riparati dal sole da portici, ombrelloni, tetti o tettoie e 5 bellissime terrazze all’ultimo piano dei padiglioni.
Partiamo dai ristoranti che trovano spazio nei giardini e sotto i portici dei padiglioni e come sempre li presentiamo in rigoroso ordine alfabetico e non di preferenza, proprio per non far torto a nessuno.

Bahrain
Il ristorante del Bahrain è un luogo molto accogliente e fresco, all’ombra del padiglione integralmente bianco per meglio riflettere i raggi solari. La piccola oasi bahrainita, circondata da una bella varietà di piante da frutto quali fichi, fichi d’india, agrumi, melograni e viti, ricostruisce alla perfezione il bioma desertico e lungo i 6 mesi di Expo stiamo vedendo live le fruttificazioni delle varie essenze.
Protetto dalle fronde di altissime palme da dattero, il ristorante del Bahrain è il posto ideale per un pranzo leggero, magari accompagnato da freschissimi estratti di frutta preparati al momento. Da non perdere assolutamente i gelati: ottimi e dagli insoliti gusti di rosa, zafferano, mango, dattero e fico nero.

Cucina: medio-orientale, fresca, speziata.
Dove: piano terra all’interno del padiglione.
Prezzo: medio/basso
Info: www.facebook.com/bahrainpavilion2015

Bahrain terrazze ristorante e locali all'aperto in Expo
Bahrain terrazze ristorante e locali all’aperto in Expo


Iran

Molto particolare e suggestivo è il ristorante dell’Iran, posto sotto un porticato al pian terreno del grande padiglione fiorito. Tra fontanelle e piccole piscine, cullati dalla sola musica dell’acqua, è possibile assaggiare una grande varietà di piatti speziati e profumati della tradizione iraniana, cucinati magistralmente e presentati con grande cura su bellissimi piatti decorati.
La scelta in carta è molto ampia, con tante pietanze adatte anche a un pubblico vegetariano. Se però siete amanti del caviale, rimarrete delusi: al ristorante dell’Iran non ne servono. Continue reading

Ristorante iraniano in Expo 2015

Atmosfera da mille e una notte nel ristorante iraniano in Expo

ristorante iraniano in Expo
ristorante iraniano in Expo

Quasi alla fine del Decumano, tra padiglioni alti e imponenti ne incontriamo uno meno appariscente, più basso e dalla forma affusolata che richiama poeticamente le tende del deserto gonfiate dal vento. Si tratta del padiglione dell’Iran. Il percorso espositivo è molto scenografico e si snoda, leggermente in salita, tra innumerevoli fioriere triangolari che contengono ogni specie di piante, dalle erbe aromatiche ai fiori multicolori. Dall’apice del padiglione, una scala a chiocciola ricoperta da un bellissimo e profumato roseto, conduce invece all’ingresso della zona dedicata al ristorante e al pavilion market.
La sala del ristorante iraniano è davvero particolare e ricca di fascino, una sorta di portico coperto con piccoli tavoli tutti all’intorno e al centro tre piscine. Il luogo è molto tranquillo e la calma e il silenzio sono rotti solo dallo zampillare dell’acqua.
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Ristorante lituano, dal Baltico a Expo

La cucina insolita del ristorante lituano di Expo

padiglione e ristorante lituano in Expo
padiglione e ristorante lituano in Expo

Due grandi cubi bianchi uniti da una passerella rialzata che fanno assomigliare tutta la struttura a una grossa bilancia. “Balansas”, il padiglione della Lituania, vuole essere proprio l’interpretazione concreta e tangibile della metafora dell’equilibrio tra tradizione e innovazione. Tra l’altro, i giovani architetti che hanno progettato il padiglione hanno applicato lo stesso tema dell’equilibrio anche nelle sedute basculanti e nei tavolini minimal posti al centro dell’area di ristoro e ricavati da un unico blocco di legno grezzo.
Il ristorante della Lituania, gestito dalla solida catena Berneliu užeiga, è un grande open space all’aperto che trova posto al pian terreno del padiglione, proprio tra i due cubi. Anche se piuttosto distante dalle rotte più battute di Expo, il ristorante lituano è un luogo perennemente allietato dalla musica e dall’allegria di questo simpatico popolo del Nord.
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