Ferrari Spazio Bollicine, eccellenza italiana in Expo

Aperitivo e cena al Ferrari Spazio Bollicine, il luogo più glamour di Expo

Ferrari Spazio Bollicine nel Padiglione Eataly in Expo
Ferrari Spazio Bollicine nel Padiglione Eataly in Expo

È passato più di un secolo da quando Giulio Ferrari ebbe una di quelle geniali intuizioni che sono in grado di cambiare la storia. Con una lungimiranza fuori dal comune si rese conto che le calcaree terre dolomitiche, così ricche di sali, sarebbero state perfette per introdurre in Italia le uve Chardonnay, utilizzate da secoli in Francia per la produzione dello Champagne. Nel 1902 nacque così la Ferrari di Trento, passata poi negli anni ’50 alla famiglia Lunelli, che aveva da subito sposato la grande avventura di Giulio Ferrari, commercializzando i suoi vini nell’enoteca di proprietà. E ancora oggi, dopo più di 60 anni, la famiglia Lunelli, giunta alla terza generazione, guida con impegno e serietà la grande casa vinicola, una vera eccellenza italiana conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Nell’elegante Ferrari Spazio Bollicine, ristorante di design ospitato all’interno del padiglione Eataly, abbiamo incontrato Alessandro Della Penna, responsabile del progetto Ferrari in Expo, che ci ha guidati alla scoperta del locale e della sua offerta eno-gastronomica di grande qualità.
All’esterno, sulla porzione di terrazza che si affaccia sul Decumano ci colpisce subito il grande tavolo con inserti in resina disegnato da Renzo Piano in memoria delle vittime dell’11 settembre, un’opera d’arte realizzata dalla Riva 1920 con un legno Kauri della Nuova Zelanda, vecchio di 48.000 anni.
Ma quello che più affascina in questo ambiente glamour è la grande parete che riproduce una delle cantine di casa Ferrari, dove centinaia di bottiglie, con ancora i tappi a corona, attendono la sboccatura, mentre al centro un gigantesco monitor trasmette immagini di grandissimo impatto relative alla casa vinicola trentina. Su altri monitor è possibile invece vedere i fotogrammi inviati in real time da una delle vigne Ferrari o seguire il timelapse di un’intera annata, dalla prima vegetazione delle piante alla vendemmia.
Nel piccolo angolo di Trentino di Ferrari Spazio Bollicine è possibile degustare tutta la vasta produzione dell’azienda, partendo dall’ottimo Maximum Brut fino ad arrivare alle vere e proprie eccellenze, come il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore.
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Massimo Sacco, intervista al sommelier di Monaco

I preziosi consigli dello Chef sommelier Massimo Sacco per neofiti e appassionati di vino

Intervista a Massimo Sacco Chef sommelier in Expo
Intervista a Massimo Sacco Chef sommelier in Expo

Non esiste bevanda al mondo con una storia più lunga e interessante del vino. Secondo la Genesi sarebbe stato Noè a piantare la prima vigna dopo il Diluvio Universale, ma sulla base dei ritrovamenti archeologici, si può affermare che il vino era già prodotto 10000 anni fa. Fino ai tempi dell’Impero romano si trattava però di una bevanda amara, molto alcolica e densa che andava tagliata con l’acqua e resa più gradevole al gusto aggiungendo miele e spezie. Solo nel Medioevo, grazie al prezioso contributo dei monaci benedettini, miglioreranno le tecniche di produzione e si incomincerà a produrre del vino molto simile a quello presente oggi sulle nostre tavole.
Queste le origini della bevanda più conviviale di sempre, ma lo sapevate che in Expo avete la possibilità di conoscere una vera autorità in materia, uno degli Chef Sommelier più conosciuti e apprezzati a livello mondiale? Massimo Sacco, ligure di Sanremo, classe 1966, oltre a essere il Restaurant Manager e Chef Sommelier per il prestigioso ristorante Nobu di Monte Carlo, è infatti attualmente il Restaurant Manager del Bistro Fairmont, il ristorante del padiglione del Principato di Monaco in Expo. Ambassador C, oltre a partecipare attivamente a diversi Wine Tours in giro per il mondo, Massimo Sacco, insieme all’importatore di vini Bradley Mitton, è anche l’organizzatore del Rivini International Wine Festival, l’importante manifestazione dedicata alla promozione dei grandi vini del Principato di Monaco, delle riviere italiane e francesi che si terrà a maggio 2016 a Ventimiglia. Completiamo il suo profilo di prim’ordine, aggiungendo che Massimo parla correntemente italiano, inglese, francese e spagnolo, è uno dei 300 giudici accreditati per la rivista britannica Decanter, probabilmente la più autorevole a livello mondiale, si dedica con passione anche alla pubblicazione di articoli e recensioni sul suo blog Vini e Terroir e amministra il gruppo facebook Glocal vini e terroir destinato agli appassionati del mondo del vino.
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