Bocelli and Zanetti night, stars for charity

Andrea Bocelli e Javier Zanetti riaccendono le luci di Expo per la serata benefica Bocelli and Zanetti night

Open Air Theatre Expo Milano Bocelli and Zanetti night
Open Air Theatre Expo Milano Bocelli and Zanetti night

In fila come al padiglione del Giappone, sotto un sole quasi estivo, migliaia di persone hanno atteso ore prima di poter entrare all’Open Air Theatre di Expo per l’evento musicale milanese più atteso del 2016.
I tornelli di Triulza, presi d’assalto lo scorso anno durante l’Esposizione Universale, hanno ricominciato a girare per i fortunati 3000 spettatori che, con un solo tocco di mouse, sono riusciti a garantirsi un posto nello splendido teatro all’aperto per assistere alla Bocelli and Zanetti night, un colossale evento benefico organizzato da Andrea Bocelli e Javier Zanetti.
Lo spettacolo nello spettacolo è stato garantito anche dalla nutrita schiera di VIP che, già dalle 19 di mercoledì 25 maggio, hanno incominciato a sfilare sul Red Carpet nel retropalco: eleganti e sorridenti come fossero sulla Croisette di Cannes, immortalati da un numero impressionante di fotografi e cineoperatori.
Nel frattempo, il vasto pubblico prendeva posto nell’immenso anfiteatro, rinfrescato da una graziosa arietta, alquanto gradita a inizio spettacolo, ma decisamente fastidiosa dopo le 10 di sera.
Per esigenze di riprese televisive, a favor di crepuscolo, l’inizio dello spettacolo è slittato oltre le 21:30, ma il pubblico, talmente eccitato per la grande attesa, sembrava quasi non accorgersene.
Ed ecco, finalmente, l’uscita sul palco di Michelle Hunziker che annuncia l’inizio della serata.

Bocelli and Zanetti night Open Air Theatre Expo 25 maggio 2016
Bocelli and Zanetti night Open Air Theatre Expo 25 maggio 2016

Le luci si accendono, il primo violino dell’Orchestra Sinfonica Rossini lancia una nota per l’ultimo check dell’accordatura degli strumenti e, tra il boato del pubblico, entra in scena Andrea Bocelli che intona una toccante “Nelle tue mani”.  Impossibile non farsi coinvolgere. Mentre sullo sfondo del palco scorre una grafica che rapisce lo sguardo, la voce celestiale di Bocelli colpisce al cuore, trasportata da una lieve brezza che ci scompiglia i capelli ed evoca in noi forti emozioni.

Bocelli and Zanetti night - Andrea Bocelli canta Nelle tue mani
Bocelli and Zanetti night – Andrea Bocelli canta Nelle tue mani

È solo l’inizio di una serata indimenticabile e di un concerto che vedrà alternarsi sul palco i più grandi interpreti del panorama musicale e calcistico italiano e internazionale.
La performance del tenore italiano più amato al mondo continua con  i duetti insieme a Alessandra Amoroso prima e Il Volo poi, momenti di grandissima musica che fanno letteralmente impazzire il pubblico.

Bocelli and Zanetti night - Andrea Bocelli canta duetta Alessandra Amoroso
Bocelli and Zanetti night – Andrea Bocelli canta duetta Alessandra Amoroso

Ma l’unica standing ovation della serata, se non consideriamo quella finale per Bocelli, è dedicata all’ospite più atteso, quel Edson Arantes do Nascimento, da tutto il mondo conosciuto semplicemente come Pelé; un testimonial d’eccezione per le finalità benefiche della serata, dedicata  a garantire l’accesso all’educazione a oltre 500 bambini a Buenos Aires e a 1.750 studenti di Haiti.
Claudicante per una recente operazione al femore, il fuoriclasse brasiliano conquista tutti con la sua semplicità e il suo sorriso, la testimonianza vivente di un grande uomo, nato poverissimo, ma che non si è mai fatto stregare dal successo, dalla fama e dalla ricchezza.

Bocelli and Zanetti night - Pelè
Bocelli and Zanetti night – Pelè

Le sue parole, a favore dell’educazione dei minori meno fortunati, hanno profondamente colpito tutti gli spettatori, assicurando un momento di autentica commozione che da solo ha dato un senso all’intera serata.
L’angolo dedicato alle stelle del calcio continua per tutta lo show, alternando sul palco campioni come Samuel Eto’o e Clarence Seedorf, allenatori del calibro di Ranieri, Allegri, Lippi e Sacchi, intervistati dalla coppia Hunziker-Zanetti.

Bocelli and Zanetti night - Michelle Hunziker balla la rumba africana con Samuel Eto’o
Bocelli and Zanetti night – Michelle Hunziker balla la rumba africana con Samuel Eto’o

Dopo la comparsata di Kylie Minogue, che ci sarebbe anche piaciuto sentir cantare, il concerto riprende sulle coinvolgenti note di La forza del sorriso“. Il brano, inciso da Bocelli per Expo Milano 2015, precede “Notti magiche” con il duetto eccezionale  di Andrea Bocelli con Gianna Nannini, due voci così distanti e allo stesso tempo così vicine, che fanno cantare tutto il pubblico letteralmente in delirio.

Bocelli and Zanetti night - Gianna Nannini canta Notti magiche con Andrea Bocelli
Bocelli and Zanetti night – Gianna Nannini canta Notti magiche con Andrea Bocelli

Laura Pausini, impossibilitata a partecipare poiché impegnata nel suo nuovo tour, ha cantato in collegamento video, invitando tutti a effettuare la donazione al 45592 tramite il classico sms, invito riproposto successivamente anche dalla splendida Valeria Mazza, che ha introdotto la performance di Andrea Bocelli, con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e la star internazionale Skin sulle note evergreen di “Can’t Help Falling in Love”.

Bocelli and Zanetti night - Valeria Mazza con Michelle Hunziker e Javier Zanetti
Bocelli and Zanetti night – Valeria Mazza con Michelle Hunziker e Javier Zanetti

Appena il tempo di preparare il palco con gli strumenti della band, Francesco Renga fa il suo ingresso sul palcoscenico e, neanche a dirlo, manda il pubblico femminile in visibilio. Il cantautore, che già aveva prestato la sua voce a Orgoglio Brescia per lo spettacolo dell’Albero della Vita di Expo, canta “Guardami amore” con la sua inconfondibile voce e il suo sorriso sornione.

Bocelli and Zanetti night - Francesco Renga
Bocelli and Zanetti night – Francesco Renga

L’arrivo sul palco del Maestro Zubin Mehta, il più grande direttore d’orchestra al mondo, è accompagnato da una vera e propria ovazione del pubblico e preannuncia il sipario dedicato al bel canto con performance canore di Bocelli da solista e in coppia con la giovane e talentuosa soprano Lucrezia Drei.

Bocelli and Zanetti night - Zubin Mehta e Andrea Bocelli
Bocelli and Zanetti night – Zubin Mehta e Andrea Bocelli

Terminato il medley di Lorenzo Fragola sale sul palco il professore interista Roberto Vecchioni che, anche grazie al suo innato e consueto understatement, ci regala uno dei momenti più emozionanti dello show con una meravigliosa e toccante “Luci a San Siro”, probabilmente una delle più belle canzoni dedicate a Milano.

Bocelli and Zanetti night - Roberto Vecchioni canta Luci a San Siro
Bocelli and Zanetti night – Roberto Vecchioni canta Luci a San Siro

Ormai è l’una di notte, siamo quasi in chiusura, ma Andrea Bocelli, diretto ancora una volta da Zubin Mehta, riscalda la platea, quasi congelata dalla gelido venticello notturno, cantando la sua celeberrima “Con te partirò”.  Arriva poi il gran finale, con la tanto attesa e superlativa interpretazione di “Nessun Dorma” della Turandot: una meritatissima standing ovation per il cantante toscano dalla voce grande e dal cuore gigantesco.

Bocelli and Zanetti night - Andrea Bocelli intona Nessun Dorma
Bocelli and Zanetti night – Andrea Bocelli intona Nessun Dorma

Grazie Andrea per aver regalato a Milano questo sogno di una notte di inizio estate!

Bocelli and Zanetti night - Adrea Bocelli e Zubi Mehta
Bocelli and Zanetti night – Adrea Bocelli e Zubi Mehta

Scaletta Bocelli and Zanetti night 25 maggio 2016
Andrea Bocelli: Nelle tue Mani
Andrea Bocelli e Alessandra Amoroso: Cheek to Cheek
Alessandra Amoroso: Comunque Andare
Andrea Bocelli e Il Volo: Granada
Il Volo: Grande Amore
Laura Pausini, in collegamento da Imola: Una Donna Innamorata
Andrea Bocelli: La Forza del Sorriso
Andrea Bocelli e Gianna Nannini: Notti Magiche
Gianna Nannini: Meravigliosa Creatura
Giuliano Sangiorgi – Negramaro: Solo per Te
Andrea Bocelli, Giuliano Sangiorgi, Skin: Can’t Help Falling in Love
Andrea Bocelli: Por Una Cabeza
Andrea Bocelli: Be My Love
Francesco Renga: Guardami Amore
Andrea Bocelli diretto da Zubin Mehta: La Donna è Mobile (Rigoletto)
Andrea Bocelli diretto da Zubin Mehta: Di Quella Pira (Il Trovatore)
Andrea Bocelli e Lucrezia Drei diretti da Zubin Mehta: Libiamo ne’ Lieti Calici (La Traviata)
Lorenzo Fragola: medley Siamo Uguali e Luce che Entra
Roberto Vecchioni: Luci a San Siro
Skin con il gruppo Skunk Anansie: Squander
Andrea Bocelli diretto da Zubin Mehta: Con te Partirò
Andrea Bocelli diretto da Zubin Mehta: Nessun Dorma (Turandot)
Tutti i brani musicali sono stati eseguiti dall’Orchestra Sinfonica Rossini e dal Coro San Carlo di Pesaro.

Bocelli and Zanetti night Open Air Theatre Expo 25 maggio 2016
Bocelli and Zanetti night Open Air Theatre Expo 25 maggio 2016

Alziamo le palette, si vota!
Cast: stellare, 10.
Andrea Bocelli: interplanetario, 10.
Scenografia e luci: imponenti e magiche, da lasciare a bocca aperta, 10.
Dove: all’Open Air Theatre in Expo.
Perchè: perchè la Bocelli and Zanetti night è un evento grandioso, un concerto a livello mondiale.

Zuppa di gulash ungherese in Expo

La ricetta della prelibata zuppa di gulash del padiglione Ungheria in Expo

ricetta zuppa di gulash ungherese
ricetta zuppa di gulash ungherese

La grande Esposizione Universale di Milano 2015 si è conclusa da appena una settimana e sentiamo già un po’ tutti il bisogno di trovare un modo per prolungare questa esperienza unica e indimenticabile. Per 184 giorni praticamente tutto il mondo è stato a portata di mano qui a Milano, nel grande atlante a cielo aperto di Expo, con tutti i suoi profumi, i suoi suoni, i suoi colori, le sue voci, le sue forme e i suoi sapori.
Per continuare questo entusiasmante giro del mondo e riassaporare l’atmosfera speciale vissuta tra il Cardo e il Decumano, abbiamo pensato a un nostro personale Expo Ricettario e durante questi sei lunghi mesi abbiamo raccolto, direttamente dai ristoranti e dai padiglioni nazionali, numerose ricette delle pietanze tipiche che abbiamo assaggiato oltre a un bel numero di piatti delle varie tradizioni nazionali per un pranzo o una cena di Natale all’insegna di Expo.

E oggi, direttamente dal padiglione ungherese, vi proponiamo la ricetta originale della zuppa di gulash, una minestra davvero corroborante nata proprio in Ungheria e successivamente diffusasi nei paesi limitrofi, Repubblica Ceca, Slovenia, Austria, Croazia e nel Nord-est Italia. La zuppa di gulash, o zuppa del mandriano, era in origine il cibo più diffuso tra i pastori magiari durante le lunghe trasferte per portare le mandrie ai mercati europei, ma dalla fine del ‘700 è diventato un piatto frequente sulla tavola di ogni ungherese. Sebbene sia essenzialmente una zuppa semplice a base di carne, cipolle, carote, patate e paprica, come per tutte le ricette molto popolari, esistono innumerevoli varianti. Oggi vi proponiamo la ricetta della zuppa di gulash ungherese che più si avvicina all’antica tradizione magiara, un prelibato piatto unico completo e perfetto per i climi freddi e umidi dell’autunno e dell’inverno.

Ricetta per 6 persone
Ingredienti

1 kg di carne di manzo
1 kg di patate
1 cipolla
2 carote
2 navoni bianchi
olio di girasole
1 cucchiaio di paprika rossa in polvere, varietà dolce nobile – édesnemes
1 cucchiaino di semi di cumino dei prati macinato
1 cucchiaio di sale
1 litro d’acqua

Categoria: zuppa/piatto unico

Difficoltà: facile

Tempo di preparazione: 3 ore e mezza

Preparazione:
1. Affettate la cipolla, versate un po’ di olio in una pentola e, solo quando inizia a friggere, aggiungete la cipolla e un po’ d’acqua.
2. Fate stufare la cipolla e nel frattempo sbucciate e tagliate a dadini le patate e la carne.
3. Quando la cipolla é ben stufata, togliete la pentola dal fuoco e aggiungete la paprika e un pochino d’acqua.
Non mettete la paprika direttamente nell’olio bollente, poichè prenderebbe un retrogusto amarognolo.
4. Mettete la carne nella pentola, aggiungete un po’ d’acqua e fatela stufare a fuoco lento.
5. Quando la carne si sarà ammorbidita, aggiungete le carote e i navoni tagliati, il sale e il cumino dei prati, da non confondere con il “cumino nero” dal gusto più forte e aromatico.
6. Aggiungete un litro di acqua e fate cuocere a fuoco lento per circa due ore.
7. Quando la zuppa sarà pronta, potete aggiungere anche la csipetke.

Per preparare la csipetke mettete il tuorlo e l’albume di un uovo in un piatto, aggiungete un pizzico di sale e la farina sufficiente per preparare una pasta piuttosto compatta. Amalgamate bene gli ingredienti e sbriciolate la pasta nella zuppa di gulash bollente.

Buon appetito e alla prossima ricetta!

Kimchi, la ricetta dal padiglione coreano

Kimchi Jjigae, il prelibato spezzatino di kimchi della Corea del Sud

spezzatino di kimchi coreano in Expo
spezzatino di kimchi coreano in Expo

Del kimchi ne abbiamo parlato e riparlato, inserendolo qualche giorno fa anche nella nostra top ten dei piatti imperdibili di Expo. Infatti, una delle scoperte gastronomiche più interessanti di questa Esposizione Universale è proprio il cibo probiotico coreano che sta facendo parlare di sè un po’ ovunque tra media, foodie e semplici curiosi, mettendo d’accordo tutti quanti con il suo sapore deciso e piccante ma al tempo stesso delicato. Bisogna proprio dirlo, il kimchi, dopo averlo assaggiato una volta, non si dimentica e soprattutto non se ne può davvero più fare a meno.
C’è quindi da scommetterci, dopo l’Expo, a Milano saremo tutti quanti a far la fila davanti ai pochi ma interessanti ristoranti coreani della città, in cerca del nostro adorato kimchi, magari in attesa che Bibigo decida di aprire uno dei suoi ristoranti anche nel capoluogo meneghino.
Nel frattempo potete assaggiare questo meraviglioso piatto in Expo al ristorante Bibigo oppure provare a cucinarlo a casa, acquistando il cavolo fermentato al market del padiglione coreano o presso un paio di supermercati coreani presenti in città.
Direttamente dal bellissimo padiglione della Corea del Sud, espressamente per i lettori del nostro blog, ecco allora la ricetta dello spezzatino di kimchi.
Continue reading

Zuppa di cetrioli, il Messico in Expo

La ricetta della zuppa di cetrioli del ristorante del Messico

Ingredienti principali zuppa di cetrioli ristorante messicano in Expo
Ingredienti principali zuppa di cetrioli ristorante messicano in Expo

Nuovo padiglione, nuova ricetta: dal medio-oriente ci spostiamo in America. Infatti, il piatto di oggi è una vera prelibatezza dal Messico di Alejandro Santander, il sopraffino primo chef del ristorante del padiglione messicano in Expo e insegnante di cucina nelle migliori scuole della capitale in patria.
Durante un’amabile chiacchierata, dopo la nostra fantastica cena sulla terrazza del Messico, con il restaurant manager Pier Carlo Bosio a far da interprete italiano-spagnolo, il disponibilissimo Alejandro ci ha svelato, in esclusiva per il nostro blog inexpo.it, la ricetta della sua Sopa fría de pepino con camarón y manzana verde ovvero Zuppa fredda di cetrioli con gamberi e mela verde.
Come potete immaginare si tratta di un piatto molto fresco e particolare, ottimo anche come antipasto per questo periodo di gran caldo estivo, a base di ingredienti tipici della cucina tradizionale messicana, come il guacamole, ma rivisitati in chiave moderna. La Sopa fría de pepino con camarón y manzana verde è una zuppa di cetrioli di una freschezza sensazionale, un mix di sapori dolci e aciduli, che rendono il piatto uno dei più interessanti di Expo. L’unica vera difficoltà per la realizzazione di questa piacevolissima ricetta potrebbe essere la reperibilità in Italia dell’acqua di cocco, ma Alejandro ci ha garantito che esiste in commercio un preparato solubile per realizzarla comodamente a casa nostra.
E allora, visto il caldo, andiamo in cucina, ma con i fornelli spenti, e seguiamo passo passo la realizzazione di questo appetitoso piatto!
Continue reading

Ristoranti Expo, i 10 piatti imperdibili

La classifica dei 10 migliori piatti dei ristoranti Expo

Expo Milano 2015 è un’occasione, se non proprio unica, di sicuro assai rara per assaggiare piatti insoliti e tipici dei vari paesi del mondo riuniti sul Decumano. Un unico ampio viale, un chilometro e mezzo di strada, per incontrare praticamente tutte le cucine del mondo, con la possibilità, per i più avventurieri, di fare diverse tappe per le varie portate, passando da un paese all’altro, in una sorta di Monopoli della gastronomia.
Noi nei ristoranti Expo ci siamo lanciati alla scoperta di nuovi sapori, assaggiando i grandi classici della cucina europea, ma anche piatti esotici provenienti dai più remoti angoli della terra. E dopo oltre due mesi di Expo e un bel numero di tavole all’attivo, siamo pronti a stilare la nostra personalissima top ten dei piatti imperdibili, quelli che dopo il 31 ottobre ci mancheranno davvero tanto.
I 10 piatti da non perdere, rigorosamente tutti a pari merito nella nostra classifica, sono riportati di seguito in ordine alfabetico in base al paese di appartenenza.
Continue reading

Rangeena, la ricetta da Expo 2015

Dal ristorante del Bahrain in Expo la ricetta della Rangeena

Datteri per Rangeena ristorante Baharain Expo
Datteri per Rangeena ristorante Baharain Expo

Inauguriamo oggi una nuova sezione del nostro blog dedicata alle ricette dei piatti che abbiamo assaggiato nei tanti ristoranti di Expo e che molto probabilmente dopo il 31 ottobre non potremo più gustare se non provando a cucinarli direttamente nelle nostre case.
Ci conviene quindi iniziare da subito ad allenarci con ingredienti e preparazione insolite, in modo da provare e riprovare finchè non raggiungeremo il risultato perfetto, o quasi.
Tutte le ricette di questo nostro personalissimo Expo ricettario sono state raccolte durante le piacevoli e interessanti chiacchierate e interviste a chef, sous chef e restaurant manager dei diversi ristoranti presenti in Expo Milano 2015.
Apriamo le danze con Francesco, Restaurant Manager nel ristorante del Padiglione del Bahrain, e con il dessert che ci ha letteralmente conquistati in questa Expo: la torta di datteri Rangeena, un dolce molto popolare nei paesi arabi, piuttosto semplice da realizzare, bruttino da vedere, ma decisamente molto buono da mangiare.
Continue reading

Ristorante del Regno Unito in Expo

Cena bucolica con vista al ristorante del Regno Unito

Padiglione del Regno Unito in Expo
Padiglione del Regno Unito in Expo

Il nostro tour in Expo al padiglione del Regno Unito inizia con un simpatico giallo che potremmo intitolare “Alla ricerca dell’orchidea perduta“. Infatti, all’ingresso abbiamo cercato invano la famosa orchidea da dove l’apina britannica inizia il suo percorso verso l’alveare, secondo quanto riportato dalla descrizione del padiglione stesso sul sito ufficiale della manifestazione. Ma dopo attente ricerche dell’orchidea non v’è traccia alcuna. Nero Wolf però non c’entra niente, probabilmente il merito o demerito, che dir si voglia, è solo frutto di una grossolana svista. E così, prendendo fischi per fiaschi, il traduttore ha maldestramente scambiato orchard, in italiano frutteto, con la famigerata orchidea, orchid in inglese. Svelato l’arcano, entriamo nel padiglione. Passeggiando verso l’imponente alveare in alluminio, tra margherite e spighe che spuntano da un prato incolto e, accarezzati dal ronzio delle api, decidiamo di cenare al ristorante del Regno Unito sulla terrazza.
Continue reading

Ristorante del Bahrain in Expo 2015

Pausa pranzo nell’oasi del ristorante del Bahrain

Ristorante del Bahrain in Expo
Ristorante del Bahrain in Expo

C’è un luogo ameno in Expo, uno di quei posti fuori dal tempo e dallo spazio, una piccola oasi in una natura rigogliosa, una sorta di gradevole micro-habitat riprodotto alla perfezione, dove vi sembrerà davvero di essere in vacanza in un paese medio-orientale.
In questo angolo di tranquillità, dove le persone vi accolgono con tanto garbo, i ritmi rallentano e la frenesia del correre su e giù per il Decumano per il vostro giro del mondo temporaneamente si placa.
Stiamo parlando del piccolo ristorante del Bahrain, pochi tavoli colorati all’ombra delle palme e della struttura tutta bianca per riflettere maggiormente il calore solare e garantire una temperatura accettabile anche nelle ore centrali della giornata.
Il locale è apparentemente piuttosto minimal, ma sedendosi rivolti verso il prospero giardino, tra fichi d’india, melograni e viti colme di grappoli d’uva, si ha proprio l’impressione di essere a pranzo in un’oasi nel deserto e il grande caldo dell’anticiclone africano, come per magia, resta fuori.
Continue reading

Ristorante coreano in Expo Milano 2015

Cena Hansik nel ristorante coreano Bibigo

Padiglione e ristorante coreano in Expo
Padiglione e ristorante coreano in Expo

Dopo cinese, giapponese e fusion, la cucina coreana si sta affermando sempre più come l’ultima frontiera nel panorama dei ristoranti  asiatici milanesi. Chiusi per cambio locale Arirang e Hana, due delle proposte più interessanti in città, decidiamo di testare il ristorante del padiglione della Corea del Sud, tra l’altro, a nostro parere, uno dei più belli e interessanti di tutta l’Expo.
All’esterno del ristorante coreano, ubicato al pian terreno del padiglione, una gentile cameriera prende i nomi dei clienti, inserendoli nella lista d’attesa che, peraltro, non è mai molto lunga, in quanto i posti a sedere sono davvero parecchi. Infatti, dopo pochi minuti ci chiama e ci accompagna al nostro tavolo. Il locale è molto moderno, senza riferimenti diretti al paese asiatico, se non per i grandi monitor che trasmettono senza sosta splendide immagini di paesaggi coreani. Il filo cromatico conduttore di tutto il Padiglione della Corea del Sud è il bianco, ripreso anche per muri, tavoli e sedie del ristorante, tutti rigorosamente bianchi, che risplendono nella luce che entra dalle grandi vetrate. La mise en place è essenziale, niente tovaglie, runner e tovagliette, solo un tovagliolo di carta (peccato) su cui poggiano le classiche bacchette e un cucchiaio in metallo, con un bel bicchiere di ceramica color verde acqua.
Continue reading

Ristorante spagnolo Bar de Tapas in Expo

Cena easy ma poco cheap al ristorante spagnolo Bar de Tapas

Ristorante spagnolo Bar de Tapas in Expo
Ristorante spagnolo Bar de Tapas in Expo

Il padiglione della Spagna in Expo ha ben tre punti di ristoro: il bar esterno Ses Salines, il ristorante gourmet al piano superiore El Altillo, “altillo” soprattutto nei prezzi e il Bar de Tapas al pian terreno. Trovare l’ingresso giusto del ristorante spagnolo Bar de Tapas, soprattutto quando la stanchezza inizia a farsi sentire dopo 15 km di cammino sotto il sole cocente, diventa però un’impresa non da poco. Ci rivolgiamo dapprima alla gentile chica che sta davanti alla porta del ristorante Bar de Tapas con il menu in mano, ma in un inglese piuttosto claudicante ci fa capire che l’ingresso è sbagliato e dobbiamo entrare da un’altra parte. Anche alla porta laterale però ci rimbalzano, invitandoci a recarci sul retro del padiglione. Una vera caccia al tesoro, ma desiderando riassaporare l’atmosfera di passate vacanze in Spagna, non ci lasciamo scoraggiare e finalmente troviamo l’ingresso … e la coda. I tempi di attesa, essendo solo in due, però sono irrisori, un tavolo si libera quasi subito e la camarera ci conduce, attraverso una giungla di tavoloni di legno e panche con belle tovagliette di carta colorate che ricordano il Graffitismo anni ’80 di Keith Haring, al nostro desco alto un metro e mezzo da terra, che dividiamo con altre sei persone.
Continue reading