Bocelli and Zanetti night, stars for charity

Andrea Bocelli e Javier Zanetti riaccendono le luci di Expo per la serata benefica Bocelli and Zanetti night

Open Air Theatre Expo Milano Bocelli and Zanetti night
Open Air Theatre Expo Milano Bocelli and Zanetti night

In fila come al padiglione del Giappone, sotto un sole quasi estivo, migliaia di persone hanno atteso ore prima di poter entrare all’Open Air Theatre di Expo per l’evento musicale milanese più atteso del 2016.
I tornelli di Triulza, presi d’assalto lo scorso anno durante l’Esposizione Universale, hanno ricominciato a girare per i fortunati 3000 spettatori che, con un solo tocco di mouse, sono riusciti a garantirsi un posto nello splendido teatro all’aperto per assistere alla Bocelli and Zanetti night, un colossale evento benefico organizzato da Andrea Bocelli e Javier Zanetti.
Lo spettacolo nello spettacolo è stato garantito anche dalla nutrita schiera di VIP che, già dalle 19 di mercoledì 25 maggio, hanno incominciato a sfilare sul Red Carpet nel retropalco: eleganti e sorridenti come fossero sulla Croisette di Cannes, immortalati da un numero impressionante di fotografi e cineoperatori.
Nel frattempo, il vasto pubblico prendeva posto nell’immenso anfiteatro, rinfrescato da una graziosa arietta, alquanto gradita a inizio spettacolo, ma decisamente fastidiosa dopo le 10 di sera.
Per esigenze di riprese televisive, a favor di crepuscolo, l’inizio dello spettacolo è slittato oltre le 21:30, ma il pubblico, talmente eccitato per la grande attesa, sembrava quasi non accorgersene.
Ed ecco, finalmente, l’uscita sul palco di Michelle Hunziker che annuncia l’inizio della serata.

Bocelli and Zanetti night Open Air Theatre Expo 25 maggio 2016
Bocelli and Zanetti night Open Air Theatre Expo 25 maggio 2016

Le luci si accendono, il primo violino dell’Orchestra Sinfonica Rossini lancia una nota per l’ultimo check dell’accordatura degli strumenti e, tra il boato del pubblico, entra in scena Andrea Bocelli che intona una toccante “Nelle tue mani”.  Impossibile non farsi coinvolgere. Mentre sullo sfondo del palco scorre una grafica che rapisce lo sguardo, la voce celestiale di Bocelli colpisce al cuore, trasportata da una lieve brezza che ci scompiglia i capelli ed evoca in noi forti emozioni.

Bocelli and Zanetti night - Andrea Bocelli canta Nelle tue mani
Bocelli and Zanetti night – Andrea Bocelli canta Nelle tue mani

È solo l’inizio di una serata indimenticabile e di un concerto che vedrà alternarsi sul palco i più grandi interpreti del panorama musicale e calcistico italiano e internazionale.
La performance del tenore italiano più amato al mondo continua con  i duetti insieme a Alessandra Amoroso prima e Il Volo poi, momenti di grandissima musica che fanno letteralmente impazzire il pubblico.

Bocelli and Zanetti night - Andrea Bocelli canta duetta Alessandra Amoroso
Bocelli and Zanetti night – Andrea Bocelli canta duetta Alessandra Amoroso

Ma l’unica standing ovation della serata, se non consideriamo quella finale per Bocelli, è dedicata all’ospite più atteso, quel Edson Arantes do Nascimento, da tutto il mondo conosciuto semplicemente come Pelé; un testimonial d’eccezione per le finalità benefiche della serata, dedicata  a garantire l’accesso all’educazione a oltre 500 bambini a Buenos Aires e a 1.750 studenti di Haiti.
Claudicante per una recente operazione al femore, il fuoriclasse brasiliano conquista tutti con la sua semplicità e il suo sorriso, la testimonianza vivente di un grande uomo, nato poverissimo, ma che non si è mai fatto stregare dal successo, dalla fama e dalla ricchezza.

Bocelli and Zanetti night - Pelè
Bocelli and Zanetti night – Pelè

Le sue parole, a favore dell’educazione dei minori meno fortunati, hanno profondamente colpito tutti gli spettatori, assicurando un momento di autentica commozione che da solo ha dato un senso all’intera serata.
L’angolo dedicato alle stelle del calcio continua per tutta lo show, alternando sul palco campioni come Samuel Eto’o e Clarence Seedorf, allenatori del calibro di Ranieri, Allegri, Lippi e Sacchi, intervistati dalla coppia Hunziker-Zanetti.

Bocelli and Zanetti night - Michelle Hunziker balla la rumba africana con Samuel Eto’o
Bocelli and Zanetti night – Michelle Hunziker balla la rumba africana con Samuel Eto’o

Dopo la comparsata di Kylie Minogue, che ci sarebbe anche piaciuto sentir cantare, il concerto riprende sulle coinvolgenti note di La forza del sorriso“. Il brano, inciso da Bocelli per Expo Milano 2015, precede “Notti magiche” con il duetto eccezionale  di Andrea Bocelli con Gianna Nannini, due voci così distanti e allo stesso tempo così vicine, che fanno cantare tutto il pubblico letteralmente in delirio.

Bocelli and Zanetti night - Gianna Nannini canta Notti magiche con Andrea Bocelli
Bocelli and Zanetti night – Gianna Nannini canta Notti magiche con Andrea Bocelli

Laura Pausini, impossibilitata a partecipare poiché impegnata nel suo nuovo tour, ha cantato in collegamento video, invitando tutti a effettuare la donazione al 45592 tramite il classico sms, invito riproposto successivamente anche dalla splendida Valeria Mazza, che ha introdotto la performance di Andrea Bocelli, con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e la star internazionale Skin sulle note evergreen di “Can’t Help Falling in Love”.

Bocelli and Zanetti night - Valeria Mazza con Michelle Hunziker e Javier Zanetti
Bocelli and Zanetti night – Valeria Mazza con Michelle Hunziker e Javier Zanetti

Appena il tempo di preparare il palco con gli strumenti della band, Francesco Renga fa il suo ingresso sul palcoscenico e, neanche a dirlo, manda il pubblico femminile in visibilio. Il cantautore, che già aveva prestato la sua voce a Orgoglio Brescia per lo spettacolo dell’Albero della Vita di Expo, canta “Guardami amore” con la sua inconfondibile voce e il suo sorriso sornione.

Bocelli and Zanetti night - Francesco Renga
Bocelli and Zanetti night – Francesco Renga

L’arrivo sul palco del Maestro Zubin Mehta, il più grande direttore d’orchestra al mondo, è accompagnato da una vera e propria ovazione del pubblico e preannuncia il sipario dedicato al bel canto con performance canore di Bocelli da solista e in coppia con la giovane e talentuosa soprano Lucrezia Drei.

Bocelli and Zanetti night - Zubin Mehta e Andrea Bocelli
Bocelli and Zanetti night – Zubin Mehta e Andrea Bocelli

Terminato il medley di Lorenzo Fragola sale sul palco il professore interista Roberto Vecchioni che, anche grazie al suo innato e consueto understatement, ci regala uno dei momenti più emozionanti dello show con una meravigliosa e toccante “Luci a San Siro”, probabilmente una delle più belle canzoni dedicate a Milano.

Bocelli and Zanetti night - Roberto Vecchioni canta Luci a San Siro
Bocelli and Zanetti night – Roberto Vecchioni canta Luci a San Siro

Ormai è l’una di notte, siamo quasi in chiusura, ma Andrea Bocelli, diretto ancora una volta da Zubin Mehta, riscalda la platea, quasi congelata dalla gelido venticello notturno, cantando la sua celeberrima “Con te partirò”.  Arriva poi il gran finale, con la tanto attesa e superlativa interpretazione di “Nessun Dorma” della Turandot: una meritatissima standing ovation per il cantante toscano dalla voce grande e dal cuore gigantesco.

Bocelli and Zanetti night - Andrea Bocelli intona Nessun Dorma
Bocelli and Zanetti night – Andrea Bocelli intona Nessun Dorma

Grazie Andrea per aver regalato a Milano questo sogno di una notte di inizio estate!

Bocelli and Zanetti night - Adrea Bocelli e Zubi Mehta
Bocelli and Zanetti night – Adrea Bocelli e Zubi Mehta

Scaletta Bocelli and Zanetti night 25 maggio 2016
Andrea Bocelli: Nelle tue Mani
Andrea Bocelli e Alessandra Amoroso: Cheek to Cheek
Alessandra Amoroso: Comunque Andare
Andrea Bocelli e Il Volo: Granada
Il Volo: Grande Amore
Laura Pausini, in collegamento da Imola: Una Donna Innamorata
Andrea Bocelli: La Forza del Sorriso
Andrea Bocelli e Gianna Nannini: Notti Magiche
Gianna Nannini: Meravigliosa Creatura
Giuliano Sangiorgi – Negramaro: Solo per Te
Andrea Bocelli, Giuliano Sangiorgi, Skin: Can’t Help Falling in Love
Andrea Bocelli: Por Una Cabeza
Andrea Bocelli: Be My Love
Francesco Renga: Guardami Amore
Andrea Bocelli diretto da Zubin Mehta: La Donna è Mobile (Rigoletto)
Andrea Bocelli diretto da Zubin Mehta: Di Quella Pira (Il Trovatore)
Andrea Bocelli e Lucrezia Drei diretti da Zubin Mehta: Libiamo ne’ Lieti Calici (La Traviata)
Lorenzo Fragola: medley Siamo Uguali e Luce che Entra
Roberto Vecchioni: Luci a San Siro
Skin con il gruppo Skunk Anansie: Squander
Andrea Bocelli diretto da Zubin Mehta: Con te Partirò
Andrea Bocelli diretto da Zubin Mehta: Nessun Dorma (Turandot)
Tutti i brani musicali sono stati eseguiti dall’Orchestra Sinfonica Rossini e dal Coro San Carlo di Pesaro.

Bocelli and Zanetti night Open Air Theatre Expo 25 maggio 2016
Bocelli and Zanetti night Open Air Theatre Expo 25 maggio 2016

Alziamo le palette, si vota!
Cast: stellare, 10.
Andrea Bocelli: interplanetario, 10.
Scenografia e luci: imponenti e magiche, da lasciare a bocca aperta, 10.
Dove: all’Open Air Theatre in Expo.
Perchè: perchè la Bocelli and Zanetti night è un evento grandioso, un concerto a livello mondiale.

Bocelli and Zanetti night in Expo

I cancelli di Expo riaprono per la Bocelli and Zanetti night

Conferenza stampa Bocelli & Zanetti night all'Open Air Theatre Expo
Conferenza stampa Bocelli & Zanetti night all’Open Air Theatre Expo

A distanza di poco più di sei mesi dalla chiusura di Expo Milano 2015, l’ingresso di Triulza riapre al pubblico per una serata di grande spettacolo e solidarietà.
Domani sera 25 maggio, con replica televisiva il 26 maggio su Canale 5, il grande Open Air Theatre del sito espostivo di Expo Milano 2015, ospiterà la Bocelli and Zanetti night, l’imperdibile show a scopo benefico organizzato dalla fondazione P.U.P.I. Onlus di Javier Zanetti e dalla Fondazione Andrea Bocelli.
Il ricavato della serata sarà devoluto all’iniziativa “Educare per un mondo migliore”, per sostenere progetti specifici dedicati all’educazione dei bambini dell’America Centro Meridionale.

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Kürtőskalács il dolce camino ungherese

La ricetta del Kürtőskalács dal padiglione dell’Ungheria in Expo

Kürtőskalács il dolce camino del padiglione Ungheria in Expo
Kürtőskalács il dolce camino del padiglione Ungheria in Expo

Il Kürtőskalács è probabilmente il dolce più popolare dell’Ungheria. Nel periodo natalizio, ma in realtà anche durante ogni festa popolare, il Kürtőskalács viene venduto ovunque, nelle pasticcerie, nei bar e nei classici chioschi. Le origini di questo caratteristico grande cannolo vuoto si perdono nella notte dei tempi in Transilvania, regione ora appartenente alla Romania, ma una volta terra ungherese. Non è chiaro se il nome richiami più i camini delle case o i corni da caccia, ma al di là di ogni curiosità etimologica, rimane uno dei dolci più apprezzati di tutta l’Ungheria e anche dell’Esposizione Universale di Milano. Alzi infatti la mano chi in Expo non ha mai assaggiato almeno una volta il Kürtőskalács, facendo la coda al chiosco di fronte al padiglione ungherese. Come resistere a quel profumo così invitante che, camminando sul Decumano, si poteva percepire fino da due o tre padiglioni di distanza?
Expo è ormai terminata da quasi un mese, la buona notizia è che presto sarà possibile riassaggiare il Kürtőskalács all’Artigiano in fiera, ma nel frattempo perchè non provare con una bella ricetta homemade? La versione domestica di questo gustosissimo dolce non è così difficile da preparare e, seguendo le indicazioni della ricetta scritta per noi da Anna, communication assistant del padiglione ungherese, la realizzazione del Kürtőskalács sarà un gioco da ragazzi.
E allora tutti in cucina, ma attenzione, perchè il profumo che si sprigionerà dal vostro forno sarà tale che tutti i condomini del vostro palazzo, nostalgici di Expo, potrebbero mettersi in coda davanti alla vostra porta!

Ingredienti:
per 4 Kürtőskalács di 25 cm circa di lunghezza
500 g farina
250 ml latte
30 g lievito di birra fresco
3 uova
60 g burro
30 g zucchero
cannella in polvere e zucchero di canna per la decorazione

Categoria
: dolci

Difficoltà: medio/facile

Tempo di preparazione: 1 ora oltre a 1 ora per far riposare la pasta.

Preparazione:
1. Diluite il lievito insieme allo zucchero in un po’ di latte tiepido e lasciatelo poi riposare per 5 minuti.
2. Preparate la pasta in modo classico, unendo la farina, il latte, il lievito, 3 rossi d’uovo e 2 albumi, il burro e lo zucchero, fino a ottenere un panetto di pasta omogeneo.
3. Lasciate riposare l’impasto in una ciotola coperta per almeno 1 ora.
4. Dall’impasto lievitato ricavate 4 panetti.
5. Da ogni panetto ricavate una sorta di “pizza tonda”, stendendola con un matterello.
6. Tagliate la pizza tonda a striscioline partendo dal centro e formando una spirale (potete aiutarvi con le rondelle che si utilizzano per tagliare la pizza). Le strisce di pasta devono essere larghe almeno un paio di centimetri e distanziate circa un dito l’una dall’altra.
7. Una volta ottenute queste strisce, ricoprite il matterello con la carta argentata per isolarlo e poi successivamente anche con la carta da forno.
8. Spennellate la carta forno con il burro fuso e avvolgete l’impasto. Partendo da un’estremità della strisciolina appena tagliata, adagiatela sul matterello e arrotolatela, senza sovrapporla, fino a coprire quasi tutto il matterello. Anche se le strisce si rompono, non preoccupatevi, unitele per bene, ottendendo come risultato finale il matterello ricoperto completamente da queste strisce.
9. Poggiate il matterello sui bordi di una tortiera, in cui metterete un filo d’acqua per permettere una cottura non “traumatica”. Mettete in forno, e fate cuocere il vostro Kürtőskalács per 20 min a 220°C con il grill acceso al minimo e avendo cura di girare il matterello ogni 5 minuti per permettere una cottura uniforme.

Dopo la cottura lasciate intiepidire il vostro Kürtőskalács e aggiungeteci esternamente una spolverata di zucchero di canna e un pizzico di cannella oppure altri ingredienti di vostro gradimento quali scaglie di cocco, mandorle grattugiate, cioccolato a scaglie, granella di nocciole o di noci, semi di papavero, etc).

Buon appetito e alla prossima ricetta!

Zuppa di gulash ungherese in Expo

La ricetta della prelibata zuppa di gulash del padiglione Ungheria in Expo

ricetta zuppa di gulash ungherese
ricetta zuppa di gulash ungherese

La grande Esposizione Universale di Milano 2015 si è conclusa da appena una settimana e sentiamo già un po’ tutti il bisogno di trovare un modo per prolungare questa esperienza unica e indimenticabile. Per 184 giorni praticamente tutto il mondo è stato a portata di mano qui a Milano, nel grande atlante a cielo aperto di Expo, con tutti i suoi profumi, i suoi suoni, i suoi colori, le sue voci, le sue forme e i suoi sapori.
Per continuare questo entusiasmante giro del mondo e riassaporare l’atmosfera speciale vissuta tra il Cardo e il Decumano, abbiamo pensato a un nostro personale Expo Ricettario e durante questi sei lunghi mesi abbiamo raccolto, direttamente dai ristoranti e dai padiglioni nazionali, numerose ricette delle pietanze tipiche che abbiamo assaggiato oltre a un bel numero di piatti delle varie tradizioni nazionali per un pranzo o una cena di Natale all’insegna di Expo.

E oggi, direttamente dal padiglione ungherese, vi proponiamo la ricetta originale della zuppa di gulash, una minestra davvero corroborante nata proprio in Ungheria e successivamente diffusasi nei paesi limitrofi, Repubblica Ceca, Slovenia, Austria, Croazia e nel Nord-est Italia. La zuppa di gulash, o zuppa del mandriano, era in origine il cibo più diffuso tra i pastori magiari durante le lunghe trasferte per portare le mandrie ai mercati europei, ma dalla fine del ‘700 è diventato un piatto frequente sulla tavola di ogni ungherese. Sebbene sia essenzialmente una zuppa semplice a base di carne, cipolle, carote, patate e paprica, come per tutte le ricette molto popolari, esistono innumerevoli varianti. Oggi vi proponiamo la ricetta della zuppa di gulash ungherese che più si avvicina all’antica tradizione magiara, un prelibato piatto unico completo e perfetto per i climi freddi e umidi dell’autunno e dell’inverno.

Ricetta per 6 persone
Ingredienti

1 kg di carne di manzo
1 kg di patate
1 cipolla
2 carote
2 navoni bianchi
olio di girasole
1 cucchiaio di paprika rossa in polvere, varietà dolce nobile – édesnemes
1 cucchiaino di semi di cumino dei prati macinato
1 cucchiaio di sale
1 litro d’acqua

Categoria: zuppa/piatto unico

Difficoltà: facile

Tempo di preparazione: 3 ore e mezza

Preparazione:
1. Affettate la cipolla, versate un po’ di olio in una pentola e, solo quando inizia a friggere, aggiungete la cipolla e un po’ d’acqua.
2. Fate stufare la cipolla e nel frattempo sbucciate e tagliate a dadini le patate e la carne.
3. Quando la cipolla é ben stufata, togliete la pentola dal fuoco e aggiungete la paprika e un pochino d’acqua.
Non mettete la paprika direttamente nell’olio bollente, poichè prenderebbe un retrogusto amarognolo.
4. Mettete la carne nella pentola, aggiungete un po’ d’acqua e fatela stufare a fuoco lento.
5. Quando la carne si sarà ammorbidita, aggiungete le carote e i navoni tagliati, il sale e il cumino dei prati, da non confondere con il “cumino nero” dal gusto più forte e aromatico.
6. Aggiungete un litro di acqua e fate cuocere a fuoco lento per circa due ore.
7. Quando la zuppa sarà pronta, potete aggiungere anche la csipetke.

Per preparare la csipetke mettete il tuorlo e l’albume di un uovo in un piatto, aggiungete un pizzico di sale e la farina sufficiente per preparare una pasta piuttosto compatta. Amalgamate bene gli ingredienti e sbriciolate la pasta nella zuppa di gulash bollente.

Buon appetito e alla prossima ricetta!

Ristorante nepalese in Expo 2015 Milano

Le atmosfere mistiche e la cucina semplice del ristorante nepalese

padiglione Nepal ristorante nepalese in Expo
padiglione Nepal ristorante nepalese in Expo

A causa del devastante terremoto in patria, il Padiglione del Nepal è stato ultimato solo intorno alla metà di luglio, così finalmente in piena estate e con qualche mese di ritardo ha aperto al pubblico uno dei padiglioni più emozionanti di tutta Expo, un luogo magico, ammantato da una profonda religiosità e da una contagiosa serenità. Il centro del padiglione nepalese è situato lontano dal Decumano e per raggiungerlo bisogna seguire un cammino in leggera salita che si snoda sotto porticati e piccoli templi in legno sorretti da numerose colonne intagliate a mano. Gli edifici e tutte le strutture mirano in generale a ricostruire un piccolo angolo di Nepal in Expo e in particolare un esempio concreto degli antichi insediamenti della valle di Kathmandu, la capitale del paese.
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Il mare dal punto di vista bielorusso

La ricetta dell’antipasto Il mare dal punto di vista bielorusso di Danilo D’Ambra

Il mare dal punto di vista bielorusso di Danilo D'Ambra
Il mare dal punto di vista bielorusso di Danilo D’Ambra

Le condizioni climatiche della Bielorussia, con un inverno che sembra non finire mai, non sono certo le più adatte per un’agricoltura varia e abbondante, anche la cucina nazionale ne patisce alquanto e i piatti tradizionali si basano quasi esclusivamente su barbabietole, patate, panna acida, carne di maiale e pesce. Nel ristorante bielorusso  in Expo però lo chef Danilo D’Ambra ha saputo creare, partendo da prodotti tipici bielorussi, una cucina contemporanea di elevatissima qualità.
Oggi vi proponiamo il suo antipasto, il Mare dal punto di vista bielorusso, un piatto veramente gourmet per stupire i vostri ospiti, sia per i sapori molto particolari e sia per la presentazione molto scenografica che richiama alla mente i quadri futuristi e astratti. La ricchezza e la raffinatezza dell’antipasto il mare dal punto di vista bielorusso, con i suoi piccoli e deliziosi assaggini di pesce, si presta perfettamente per una entrée di grande successo in occasione di pranzi e cene natalizie. Gli ingredienti sono tanti, ma niente panico, la ricetta non è poi così difficile e soprattutto avrà un’ottima resa, facendovi assaporare tutto il gusto del grande Mare del Nord.
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Café des Chefs, il ristorante della Francia in Expo

La cucina francese del ristorante Café des Chefs a Expo 2015 Milano

ristorante francese Café des Chefs in Expo
ristorante francese Café des Chefs in Expo

Il grande padiglione della Francia in Expo è diviso in tre zone principali. Il percorso inizia a pochi passi dal Decumano, con un sentiero tortuoso che si snoda attraverso un ricco orto botanico, nel quale sono coltivate gran parte delle essenze tipiche francesi in grado di garantire al paese transalpino un raccolto superiore al fabbisogno nazionale. I francesi vogliono così dimostrare che coltivando specie vegetali autoctone è possibile incrementare la produzione agricola, riducendo, anche nei paesi più poveri, i rischi del mancato raggiungimento dell’autosostentamento.
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Ristorante israeliano, un picnic in Expo

Tutti i sapori e i profumi del Medio-oriente al ristorante israeliano in Expo

Fields of Tomorrow Padiglione Israele in Expo
Fields of Tomorrow Padiglione Israele in Expo

Lo schermo gigante del Padiglione di Israele e, soprattutto, i bellissimi “Fields of Tomorrow“, i campi di domani, attirano l’attenzione e affascinano tutti i visitatori di Expo. Con i loro molteplici cromatismi e il sapiente incastro geometrico di  rettangoli di varie dimensioni, i campi verticali di Israele sono davvero molto scenografici e di grande impatto visivo, oltre a essere decisamente interessanti sotto il profilo scientifico, suggerendo soluzioni sostenibili e all’avanguardia di ingegneria agricola mediante l’utilizzo innovativo di spazi ristretti per le coltivazioni.
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Ristorante giapponese a Expo 2015

Tempura, sushi e sashimi da Sagami, il ristorante giapponese in Expo

ristorante giapponese in Expo
ristorante giapponese in Expo

Il padiglione del Giappone, con due tipologie di ristoranti, è forse quello che in Expo presenta meglio tutti i sapori dei differenti cibi nazionali. In cima alla struttura, dopo un lungo percorso tortuoso, si raggiunge il Minokichi, il ristorante di punta del padiglione giapponese, il top dei top del Giappone, un lusso destinato solo a chi è disposto a pagare senza prestare tanta attenzione al salatissimo conto. D’altronde potendoselo permettere, li vale tutti, in quanto il ristorante, preferito da ben 300 anni dalla Famiglia Imperiale, è attivo fin dal 1716 e per far assapore la vera essenza della cucina nipponica propone per la cena tre menu a prezzo fisso, rispettivamente da 110, 160 e 220 euro, in grado di soddisfare pure i palati più esigenti. Accanto al Minokichi si trova anche l’ingresso del ristorante giapponese più cheap, in realtà alcuni food corner di famose catene nipponiche che, a rotazione, condividono il grande spazio self-service, in condominio espressamente per Expo 2015 Milano.
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Christmas Pudding ed è già Natale!

La ricetta originale del Christmas Pudding del catering londinese Mosimann’s

La ricetta del Christmas Pudding del Regno Unito
La ricetta del Christmas Pudding del Regno Unito

Non esiste paese al mondo dove la grande magia del Natale inizia con tanto anticipo come in Inghilterra. Tutta la nazione attende piena di aspettative questo festoso periodo dell’anno, incominciando i preparativi con larghissimo anticipo, tanto che le vendite natalizie da Harrods, decisamente lo store più trendy e posh di Londra, sono iniziate i primi di settembre, mentre le bellissime luminarie in Regent Street vengono accese per tradizione 10 settimane prima del 25 dicembre. In un paese dove il Natale viene vissuto con così grande trasporto è naturale che anche il pranzo del giorno più atteso dell’anno venga progettato e parzialmente preparato già alcune settimane prima.
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