Ristorante della Bielorussia Kali Laska in Expo

Alta cucina creativa con ingredienti tradizionali al ristorante della Bielorussia in Expo

ristorante della Bielorussia in Expo
ristorante della Bielorussia in Expo

Il padiglione della Bielorussia, con la sua collina erbosa tagliata a metà dalla ruota della vita, raffigura una specie di grande mulino ad acqua e porta in primo piano il grande problema del forte deficit idrico del paese. La carenza di acqua non permette infatti alla “Russia Bianca” di disporre di una grande varietà di prodotti agricoli e perciò la cucina nazionale è alquanto limitata, basata quasi esclusivamente su barbabietole, patate, panna acida, carne di maiale e pesce.
Il ristorante della Bielorussia Kali Laska è situato nella semisfera di destra del padiglione: una manciata di tavoli ben distanziati tra loro, in una saletta non tanto grande ma decisamente accogliente. Il Kali Laska è un locale semplice dal design essenziale in  stile nordico in cui dominano colori chiari, arredato privilegiando l’impiego di materiali naturali, dal legno di faggio di parquet, sgabelli e basi a forma di ruota della struttura dei tavoli, alle stuoie a graticcio che ricoprono le pareti.
Anche la mise en place è davvero molto gradevole: belle tovagliette, piatti dalle forme inconsuete e profumate piantine di rosmarino a far da centrotavola.
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Ristorante polacco di Villa Uphagena in Expo

Cenare in una cassetta delle mele al ristorante polacco in Expo

ristorante polacco Expo
ristorante polacco in Expo

La Polonia è un paese che ha puntato molto sui suoi prodotti tipici, sia per l’architettura del padiglione Expo, sia nell’offerta gastronomica del proprio ristorante. Le cassette delle frutta sono infatti l’elemento decorativo che ricopre e contraddistingue questo edificio squadrato e le mele, frutto coltivato in grande quantità in patria, sono un tema ricorrente declinato anche sulla bellissima terrazza.
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Manzo alla Stroganoff, la ricetta da Expo

Dal ristorante del padiglione russo in Expo la ricetta del manzo alla Stroganoff

manzo alla Stroganoff ristorante russo in Expo
manzo alla Stroganoff ristorante russo in Expo

Il piatto che vi proponiamo oggi è il Manzo alla Stroganoff, un grande classico della cucina russa. L’originale ristorante del padiglione russo in Expo è ovviamente la location perfetta dove gustare questa vera prelibatezza. Infatti, solo nella minuziosa e affascinante riproduzione degli interni della carrozza ristorante della Transiberiana vi sembrerà davvero di fare un indimenticabile viaggio in treno attraverso la grande Russia, assaporando al contempo la meravigliosa cucina della terra degli zar.
Noi, di questo viaggio nel viaggio in Expo, ne siamo rimasti talmente affascinati che nel nostro Ricettario dai padiglioni Expo non poteva certo mancare la ricetta di questo piatto prelibato. E così abbiamo contattato la gentilissima Irene, PR & Media Coordinator del padiglione russo, che ci ha immediatamente fornito la ricetta originale del manzo alla Stroganoff, tratta dal libro “Cucina russa: regionale e moderna” pubblicato dalla casa editrice “Chernov & Co.” di Mosca.
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Ristorante russo: in carrozza, si parte!

Dalla Russia con amore per una cena romantica in Expo al ristorante russo

Carrozza ristorante russo in Expo
Carrozza ristorante russo in Expo

All’uscita posteriore del padiglione della Russia, c’è una piccola stanza rettangolare che attira l’occhio di tutti i visitatori, una saletta splendida che sembra essere uscita da una scena di Ritorno al Futuro, icona del cinema anni ’80. E come McFly e Doc, in Back to the Future 2, ci ritroviamo catapultati all’inizio del secolo scorso. Infatti, il ristorante russo è ambientato in modo eccellente all’interno di una riproduzione dell’elegante carrozza ristorante della Transiberiana, ricostruita nei minimi particolari, boiserie, passatoia e punti luce compresi, con tanto di valigie, ombrelli e retini per farfalle sulla cappelliera e il paesaggio della grande Madre Russia che scorre sugli schermi posti sui finestrini.
La scelta di ricreare un vagone d’antan della Transiberiana probabilmente non è dovuta al caso, ma potrebbe essere un riferimento all’Esposizione universale di Parigi del 1900, quando la ferrovia più lunga del mondo, con i suoi ben 9288 chilometri, fu  presentata ufficialmente al grande pubblico.
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