Zuppa di gulash ungherese in Expo

La ricetta della prelibata zuppa di gulash del padiglione Ungheria in Expo

ricetta zuppa di gulash ungherese
ricetta zuppa di gulash ungherese

La grande Esposizione Universale di Milano 2015 si è conclusa da appena una settimana e sentiamo già un po’ tutti il bisogno di trovare un modo per prolungare questa esperienza unica e indimenticabile. Per 184 giorni praticamente tutto il mondo è stato a portata di mano qui a Milano, nel grande atlante a cielo aperto di Expo, con tutti i suoi profumi, i suoi suoni, i suoi colori, le sue voci, le sue forme e i suoi sapori.
Per continuare questo entusiasmante giro del mondo e riassaporare l’atmosfera speciale vissuta tra il Cardo e il Decumano, abbiamo pensato a un nostro personale Expo Ricettario e durante questi sei lunghi mesi abbiamo raccolto, direttamente dai ristoranti e dai padiglioni nazionali, numerose ricette delle pietanze tipiche che abbiamo assaggiato oltre a un bel numero di piatti delle varie tradizioni nazionali per un pranzo o una cena di Natale all’insegna di Expo.

E oggi, direttamente dal padiglione ungherese, vi proponiamo la ricetta originale della zuppa di gulash, una minestra davvero corroborante nata proprio in Ungheria e successivamente diffusasi nei paesi limitrofi, Repubblica Ceca, Slovenia, Austria, Croazia e nel Nord-est Italia. La zuppa di gulash, o zuppa del mandriano, era in origine il cibo più diffuso tra i pastori magiari durante le lunghe trasferte per portare le mandrie ai mercati europei, ma dalla fine del ‘700 è diventato un piatto frequente sulla tavola di ogni ungherese. Sebbene sia essenzialmente una zuppa semplice a base di carne, cipolle, carote, patate e paprica, come per tutte le ricette molto popolari, esistono innumerevoli varianti. Oggi vi proponiamo la ricetta della zuppa di gulash ungherese che più si avvicina all’antica tradizione magiara, un prelibato piatto unico completo e perfetto per i climi freddi e umidi dell’autunno e dell’inverno.

Ricetta per 6 persone
Ingredienti

1 kg di carne di manzo
1 kg di patate
1 cipolla
2 carote
2 navoni bianchi
olio di girasole
1 cucchiaio di paprika rossa in polvere, varietà dolce nobile – édesnemes
1 cucchiaino di semi di cumino dei prati macinato
1 cucchiaio di sale
1 litro d’acqua

Categoria: zuppa/piatto unico

Difficoltà: facile

Tempo di preparazione: 3 ore e mezza

Preparazione:
1. Affettate la cipolla, versate un po’ di olio in una pentola e, solo quando inizia a friggere, aggiungete la cipolla e un po’ d’acqua.
2. Fate stufare la cipolla e nel frattempo sbucciate e tagliate a dadini le patate e la carne.
3. Quando la cipolla é ben stufata, togliete la pentola dal fuoco e aggiungete la paprika e un pochino d’acqua.
Non mettete la paprika direttamente nell’olio bollente, poichè prenderebbe un retrogusto amarognolo.
4. Mettete la carne nella pentola, aggiungete un po’ d’acqua e fatela stufare a fuoco lento.
5. Quando la carne si sarà ammorbidita, aggiungete le carote e i navoni tagliati, il sale e il cumino dei prati, da non confondere con il “cumino nero” dal gusto più forte e aromatico.
6. Aggiungete un litro di acqua e fate cuocere a fuoco lento per circa due ore.
7. Quando la zuppa sarà pronta, potete aggiungere anche la csipetke.

Per preparare la csipetke mettete il tuorlo e l’albume di un uovo in un piatto, aggiungete un pizzico di sale e la farina sufficiente per preparare una pasta piuttosto compatta. Amalgamate bene gli ingredienti e sbriciolate la pasta nella zuppa di gulash bollente.

Buon appetito e alla prossima ricetta!

Ristorante svizzero in Expo 2015 Milano

La Svizzera è tutta da mangiare al ristorante svizzero in Expo

ristorante svizzero in Expo
ristorante svizzero in Expo

Confooderatio Helvetica“, il concept del padiglione della Svizzera, ha destato grande interesse nei visitatori di Expo 2015 Milano, centrando in pieno il tema della sostenibilità. Quando a maggio ha avuto inizio l’Esposizione Universale, le quattro grandi torri del padiglione erano ricolme rispettivamente di acqua, sale, caffè e mele, ma con il passare del tempo, permettendo ai visitatori di servirsene liberamente e non venendo mai ricostituita l’originaria quantità, le scorte si sono assottigliate fino a terminare del tutto, perlomeno nel caso delle mele e dell’acqua, a meno di 20 giorni dalla chiusura di Expo. In modo semplice ma molto incisivo il padiglione della Svizzera ha quindi sollevato e comunicato il problema della scarsità delle risorse non rinnovabili, facendo riflettere sull’insostenibilità di un consumo smodato e irresponsabile.
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Madrouba Bahraini, dal Bahrain in Expo

Il pollo c’è ma non si vede, la ricetta del Madrouba dal ristorante del Bahrain

Madrouba ristorante del Bahrain in Expo
Madrouba ristorante del Bahrain in Expo

C’era una volta un pollo, ma adesso non c’è più… Potrebbe iniziare così la presentazione della ricetta del Madrouba, il piatto di oggi del nostro Expo Ricettario. Sì, perchè del pollo nel piatto, apparentemente, non c’è neppure l’ombra, pur essendone l’ingrediente principale.
Tra i piatti più strani e particolari di tutta Expo, forse il meno conosciuto è proprio il Madrouba del ristorante del padiglione del Bahrain. In questo piccolo ma rigoglioso micro-habitat, accolti con grande cortesia da Francesco, Laura e Marco, è possibile assaggiare questa pietanza veramente molto strana, lontana anni luce dalla nostra tradizionale cucina occidentale. Come ci spiega Erinna, la giovane ma bravissima chef del ristorante, nella preparazione del Madrouba, per motivi di ordine religioso e culturale, il pollo viene letteralmente disintegrato, eliminando qualsiasi minima parte che non sia la carne. Dopo averlo ridotto in poltiglia, il volatile viene mischiato con il riso, tutt’altro che al dente, le verdure e aromatizzato con tante spezie: ne risulterà una crema dagli inebrianti profumi e complicati aromi. Una volta superata la probabile esitazione iniziale e dopo aver timidamente assaporato le prime cucchiaiate, magari ad occhi chiusi, ci si tufferà, rapidi e decisi come Tania Cagnotto, in un mondo gastronomico medio-orientale senza confini.
E allora, via verso nuove avventure culinarie, tutti ai fornelli, ma armatevi di tantissima pazienza perchè, se la preparazione del Machboos del Qatar era lunga, quella del Madrouba lo è ancora di più!
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Chicken Machboos, dal Qatar in Expo

La ricetta del Chicken Machboos del ristorante del Qatar

ricetta chicken machboos ristorante del Qatar in Expo
ricetta Chicken Machboos ristorante del Qatar in Expo

Dopo il freschissimo Tabbouleh al limone e prezzemolo, un versatile antipasto-primo piatto adatto anche a vegani e vegetariani, vi proponiamo oggi un’altra ricetta del ristorante del Qatar in Expo. Ed è quindi la volta di un bel piatto unico, veramente molto appetitoso e completo da un punto di vista nutrizionale. Si tratta del Chicken Machboos, ovvero Pollo e riso con spezie,  che ci è particolarmente piaciuto perchè le carni del pollo acquisiscono con la cottura un sapore molto particolare, senza che il piatto diventi però troppo forte e speziato. Le origini del Chicken Machboos pare siano da attribuire al vicino Regno del Bahrain, ma il piatto, con le sue differenti interpretazioni e varianti nazionali, è ormai molto diffuso in tutti i paesi che si affacciano sul Golfo Persico.
Mettiamo le mani avanti e ve lo diciamo subito: la preparazione del Chicken Machboos è assai lunga e laboriosa, innanzitutto perchè gli ingredienti sono davvero tanti e, considerato che alcuni sono piuttosti insoliti per i negozi alimentari italiani, vi dovrete impegnare in una specie di caccia al tesoro per reperirli tutti quanti.
Un suggerimento molto utile però arriva direttamente dallo chef del Qatar che ci ha consigliato di provvedere a moltiplicare le dosi e surgelare tutto il composto non utilizzato nell’immediato,  ovviamente riso e pollo esclusi. Et voilà, la volta successiva preparare il Chicken Machboos sarà davvero un gioco da ragazzi! Facile e veloce come bere un bicchier d’acqua.
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Manzo alla Stroganoff, la ricetta da Expo

Dal ristorante del padiglione russo in Expo la ricetta del manzo alla Stroganoff

manzo alla Stroganoff ristorante russo in Expo
manzo alla Stroganoff ristorante russo in Expo

Il piatto che vi proponiamo oggi è il Manzo alla Stroganoff, un grande classico della cucina russa. L’originale ristorante del padiglione russo in Expo è ovviamente la location perfetta dove gustare questa vera prelibatezza. Infatti, solo nella minuziosa e affascinante riproduzione degli interni della carrozza ristorante della Transiberiana vi sembrerà davvero di fare un indimenticabile viaggio in treno attraverso la grande Russia, assaporando al contempo la meravigliosa cucina della terra degli zar.
Noi, di questo viaggio nel viaggio in Expo, ne siamo rimasti talmente affascinati che nel nostro Ricettario dai padiglioni Expo non poteva certo mancare la ricetta di questo piatto prelibato. E così abbiamo contattato la gentilissima Irene, PR & Media Coordinator del padiglione russo, che ci ha immediatamente fornito la ricetta originale del manzo alla Stroganoff, tratta dal libro “Cucina russa: regionale e moderna” pubblicato dalla casa editrice “Chernov & Co.” di Mosca.
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Involtini di salmone, la ricetta Expo dal Regno Unito

Come preparare gli involtini di salmone di Mosimann’s del ristorante del Regno Unito in Expo

involtini di salmone ristorante Regno Unito in Expo
involtini di salmone ristorante Regno Unito in Expo

Al ristorante del Regno Unito in Expo, affidato alla magistrale gestione della londinese Mosimann’s, abbiamo sempre mangiato molto bene e tra tutte le piacevoli proposte in menu non è stato facile scegliere la ricetta per i lettori del nostro blog. E così, tra il sandwich di roast beef, un classico dei classici della cucina britannica, e il cocktail di gamberetti, l’ha spuntata di misura lo Scottish Smoked Salmon Envelope with River Trout Mousse, un piatto completo e bilanciato, perfetto antipasto per freschi pranzi estivi, ma anche pietanza versatile per cene più importanti in qualsiasi stagione dell’anno. Una volta deciso il piatto da inserire nelle nostre ricette dai padiglioni Expo, abbiamo richiesto la ricetta originale di questo favoloso piatto direttamente alla Mosimann’s di Londra che, con grandissima disponibilità, ci ha inviato immediatamente il testo in inglese, il tempo di tradurlo ed ecco a voi gli Involtini di salmone affumicato con mousse di trota di fiume. La preparazione non è particolarmente complicata e siamo quindi sicuri che farete un figurone con i vostri amici e parenti portando in tavola questo fresco ed elegante antipasto.
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Ristorante del Bahrain in Expo 2015

Pausa pranzo nell’oasi del ristorante del Bahrain

Ristorante del Bahrain in Expo
Ristorante del Bahrain in Expo

C’è un luogo ameno in Expo, uno di quei posti fuori dal tempo e dallo spazio, una piccola oasi in una natura rigogliosa, una sorta di gradevole micro-habitat riprodotto alla perfezione, dove vi sembrerà davvero di essere in vacanza in un paese medio-orientale.
In questo angolo di tranquillità, dove le persone vi accolgono con tanto garbo, i ritmi rallentano e la frenesia del correre su e giù per il Decumano per il vostro giro del mondo temporaneamente si placa.
Stiamo parlando del piccolo ristorante del Bahrain, pochi tavoli colorati all’ombra delle palme e della struttura tutta bianca per riflettere maggiormente il calore solare e garantire una temperatura accettabile anche nelle ore centrali della giornata.
Il locale è apparentemente piuttosto minimal, ma sedendosi rivolti verso il prospero giardino, tra fichi d’india, melograni e viti colme di grappoli d’uva, si ha proprio l’impressione di essere a pranzo in un’oasi nel deserto e il grande caldo dell’anticiclone africano, come per magia, resta fuori.
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Hofbräu München: cena al Padiglione Germania

La Baviera del ristorante tedesco Hofbräu München  in Expo

ristorante_expo_germania_Hofbräu München
Ristorante tedesco Hofbräu München al padiglione della Germania in Expo

Expo, ora di cena. Dopo aver già provato varie cucine europee ed extraeuropee di cui vi narreremo le meraviglie in post successivi del blog, come in un Risiko della gastronomia, partiamo alla conquista della Germania. Il padiglione tedesco offre ai visitatori di Expo due tipologie di ristoranti. Il ristorante gastronomico Symphonie è ambientato al primo piano dell’edificio, con piatti à la carte a partire da € 15,50 e menu degustazione a oltre 100 euro a persona, bevande incluse: per noi decisamente fuori budget.
Al pian terreno della struttura si trova invece il meno blasonato e apparentemente più abbordabile ristorante Hofbräu München: locale semplice e spartano tipo ristorante dell’Ikea, ma con tavoli molto più ravvicinati, centinaia di posti a sedere all’interno, dove fa piuttosto caldo  e quindi praticamente quasi tutti deserti e altrettanti affollatissimi tavoli nella piazzetta antistante il padiglione. Mentre ci guardiamo intorno vediamo passare stinchi giganteschi e freschi boccali ricolmi della rinomata birra tedesca, degni di un banchetto dei galli Asterix, Obelix e compagni in trasferta in terra allemanda. Ci guardiamo negli occhi e senza la minima esitazione ci catapultiamo sull’unico tavolo libero della piazzetta tedesca.
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