La cucina fresca e speziata del ristorante del Qatar
Il gigantesco jefeer, il cesto tradizionale qatariota, svetta alto sopra il padiglione del Qatar in Expo, simboleggiando l’intreccio tra innovazione e tradizione. Protetto dall’enorme cesto e dall’imponente struttura dell’edificio, il ristorante del Qatar trova spazio sotto un bel porticato al pian terreno, al riparo dal caldo sole estivo e dalle piogge autunnali.
La zona dedicata alla ristorazione comprende un bancone bar, dove ordinare, e grandi tavoli da otto, molto ravvicinati tra loro nella zona di fronte al banco, un pochino più spaziati verso il portico centrale, dove tra l’altro godono anche di una maggiore luce e dell’aria proveniente dall’esterno. Il locale è piuttosto semplice ma molto comodo, anche grazie ai divanetti imbottiti sui quali sedersi, e con 8 posti a disposizione non è inusuale che si divida lo spazio con altri visitatori, una buona occasione per socializzare un po’ con “genti diverse venute dall’Est”, come direbbe il grande Faber.
Il menu è abbastanza compatto, ma offre comunque la possibilità di provare una discreta varietà di cibi locali e di accompagnarli con bevande, rigorosamente analcoliche, di gusto prettamente arabo. Per i più indecisi ci sono anche i piatti degustazione che comprendono una piccola porzione di varie pietanze, tra l’altro un’ottima soluzione per assaggiare un po’ di tutto senza appesantirsi troppo. Noi, essendo in due e dividendoci come sempre tutte le scelte, optiamo per i piatti singoli e ordiniamo tre portate principali e due dolci. Dopo aver pagato al bancone prendiamo posto al nostro tavolo e attendiamo che il cameriere, chiamando il numero sullo scontrino, ci individui e ci porti la nostra cena.
Iniziamo con il primo piatto freddo, il Tabbouleh con limone e prezzemolo, un’ottima pietanza fresca e bilanciata, adatta anche per una cena vegana. In questi mesi di Expo abbiamo avuto modo di apprezzarla più volte, tanto che abbiamo chiesto agli Chef del ristorante del Qatar come preparare questa fantastica insalata e qualche tempo fa abbiamo pubblicato la ricetta nel nostro Expo ricettario dai padiglioni.
È ora la volta dei Falaffel in salsa Tahini e vi anticipo da subito che i falaffel del Qatar sono tra i migliori assaggiati in Expo. Le piccole polpette vegetariane, adagiate in maniera molto coreografica su un letto di insalata e fettine di variopinti pomodori, sono proprio appetitose, con quel forte profumo di spezie che si stempera armoniosamente nella delicata salsa Tahini, creando un binomio perfetto.
La portata principale della nostra cena è però il Chicken Machboos, un piatto unico molto appetitoso e di grande sostanza. Il pollo bollito con un’infinità di spezie, tra le quali zenzero, aglio, cardamomo, cannella, coriandolo e curcuma viene servito accompagnato con riso basmati, piccole fettine di agrumi, mandorle, pomodori e cipolle.
In genere non amiamo particolarmente i dolci, ma i dessert del ristorante del Qatar sono talmente invitanti che ne abbiamo ordinati addirittura due, iniziando con la torta del giorno, ovvero un dolce di datteri monoporzione magnificamente svettante al centro del piatto, contornato da un tripudio di frutta e datteri, arricchito da scaglie di mandorle e uvetta e guarnito con qualche fogliolina di menta. Bello alla vista e delizioso al palato.
E, per finire in dolcezza la nostra cena al ristorante del Qatar, ci lanciamo sul secondo dolce, il Khanfaroush, un morbido tortino aromatizzato con cardamomo, acqua di rose e zafferano, stessa guarnitura della torta del giorno, ma con l’aggiunta di una piacevolissima salsa ai lamponi.
Il ristorante del Qatar è un luogo semplice ma caratteristico e rappresenta forse uno delle migliori alternative in Expo per una cena veloce, molto fresca e speziata, proposta oltretutto a un prezzo decisamente ragionevole. Superfluo aggiungere che la cucina, affidata, come nel ristorante del Regno Unito in Expo, alla grande professionalità di Mosimann’s sia una piacevole conferma e un’assoluta garanzia di qualità.
Alziamo le forchette, si vota!
Locale: spartano, ma comodo, 8.
Servizio: cortese, parzialmente self service, 8.
Lingue parlate: italiano, inglese, arabo, 8.
Menu: piccola carta ma di qualità, 8.
Cucina: tradizionale qatariota e vegana, ottima, 9.
Conto per 2: 36 euro per tre piatti principali, due dolci e 2 acque minerali.
Fascia di prezzo: medio/bassa.
Rapporto qualità prezzo: ottimo, 9.