Kürtőskalács il dolce camino ungherese

La ricetta del Kürtőskalács dal padiglione dell’Ungheria in Expo

Kürtőskalács il dolce camino del padiglione Ungheria in Expo
Kürtőskalács il dolce camino del padiglione Ungheria in Expo

Il Kürtőskalács è probabilmente il dolce più popolare dell’Ungheria. Nel periodo natalizio, ma in realtà anche durante ogni festa popolare, il Kürtőskalács viene venduto ovunque, nelle pasticcerie, nei bar e nei classici chioschi. Le origini di questo caratteristico grande cannolo vuoto si perdono nella notte dei tempi in Transilvania, regione ora appartenente alla Romania, ma una volta terra ungherese. Non è chiaro se il nome richiami più i camini delle case o i corni da caccia, ma al di là di ogni curiosità etimologica, rimane uno dei dolci più apprezzati di tutta l’Ungheria e anche dell’Esposizione Universale di Milano. Alzi infatti la mano chi in Expo non ha mai assaggiato almeno una volta il Kürtőskalács, facendo la coda al chiosco di fronte al padiglione ungherese. Come resistere a quel profumo così invitante che, camminando sul Decumano, si poteva percepire fino da due o tre padiglioni di distanza?
Expo è ormai terminata da quasi un mese, la buona notizia è che presto sarà possibile riassaggiare il Kürtőskalács all’Artigiano in fiera, ma nel frattempo perchè non provare con una bella ricetta homemade? La versione domestica di questo gustosissimo dolce non è così difficile da preparare e, seguendo le indicazioni della ricetta scritta per noi da Anna, communication assistant del padiglione ungherese, la realizzazione del Kürtőskalács sarà un gioco da ragazzi.
E allora tutti in cucina, ma attenzione, perchè il profumo che si sprigionerà dal vostro forno sarà tale che tutti i condomini del vostro palazzo, nostalgici di Expo, potrebbero mettersi in coda davanti alla vostra porta!

Ingredienti:
per 4 Kürtőskalács di 25 cm circa di lunghezza
500 g farina
250 ml latte
30 g lievito di birra fresco
3 uova
60 g burro
30 g zucchero
cannella in polvere e zucchero di canna per la decorazione

Categoria
: dolci

Difficoltà: medio/facile

Tempo di preparazione: 1 ora oltre a 1 ora per far riposare la pasta.

Preparazione:
1. Diluite il lievito insieme allo zucchero in un po’ di latte tiepido e lasciatelo poi riposare per 5 minuti.
2. Preparate la pasta in modo classico, unendo la farina, il latte, il lievito, 3 rossi d’uovo e 2 albumi, il burro e lo zucchero, fino a ottenere un panetto di pasta omogeneo.
3. Lasciate riposare l’impasto in una ciotola coperta per almeno 1 ora.
4. Dall’impasto lievitato ricavate 4 panetti.
5. Da ogni panetto ricavate una sorta di “pizza tonda”, stendendola con un matterello.
6. Tagliate la pizza tonda a striscioline partendo dal centro e formando una spirale (potete aiutarvi con le rondelle che si utilizzano per tagliare la pizza). Le strisce di pasta devono essere larghe almeno un paio di centimetri e distanziate circa un dito l’una dall’altra.
7. Una volta ottenute queste strisce, ricoprite il matterello con la carta argentata per isolarlo e poi successivamente anche con la carta da forno.
8. Spennellate la carta forno con il burro fuso e avvolgete l’impasto. Partendo da un’estremità della strisciolina appena tagliata, adagiatela sul matterello e arrotolatela, senza sovrapporla, fino a coprire quasi tutto il matterello. Anche se le strisce si rompono, non preoccupatevi, unitele per bene, ottendendo come risultato finale il matterello ricoperto completamente da queste strisce.
9. Poggiate il matterello sui bordi di una tortiera, in cui metterete un filo d’acqua per permettere una cottura non “traumatica”. Mettete in forno, e fate cuocere il vostro Kürtőskalács per 20 min a 220°C con il grill acceso al minimo e avendo cura di girare il matterello ogni 5 minuti per permettere una cottura uniforme.

Dopo la cottura lasciate intiepidire il vostro Kürtőskalács e aggiungeteci esternamente una spolverata di zucchero di canna e un pizzico di cannella oppure altri ingredienti di vostro gradimento quali scaglie di cocco, mandorle grattugiate, cioccolato a scaglie, granella di nocciole o di noci, semi di papavero, etc).

Buon appetito e alla prossima ricetta!

Il mare dal punto di vista bielorusso

La ricetta dell’antipasto Il mare dal punto di vista bielorusso di Danilo D’Ambra

Il mare dal punto di vista bielorusso di Danilo D'Ambra
Il mare dal punto di vista bielorusso di Danilo D’Ambra

Le condizioni climatiche della Bielorussia, con un inverno che sembra non finire mai, non sono certo le più adatte per un’agricoltura varia e abbondante, anche la cucina nazionale ne patisce alquanto e i piatti tradizionali si basano quasi esclusivamente su barbabietole, patate, panna acida, carne di maiale e pesce. Nel ristorante bielorusso  in Expo però lo chef Danilo D’Ambra ha saputo creare, partendo da prodotti tipici bielorussi, una cucina contemporanea di elevatissima qualità.
Oggi vi proponiamo il suo antipasto, il Mare dal punto di vista bielorusso, un piatto veramente gourmet per stupire i vostri ospiti, sia per i sapori molto particolari e sia per la presentazione molto scenografica che richiama alla mente i quadri futuristi e astratti. La ricchezza e la raffinatezza dell’antipasto il mare dal punto di vista bielorusso, con i suoi piccoli e deliziosi assaggini di pesce, si presta perfettamente per una entrée di grande successo in occasione di pranzi e cene natalizie. Gli ingredienti sono tanti, ma niente panico, la ricetta non è poi così difficile e soprattutto avrà un’ottima resa, facendovi assaporare tutto il gusto del grande Mare del Nord.
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Christmas Pudding ed è già Natale!

La ricetta originale del Christmas Pudding del catering londinese Mosimann’s

La ricetta del Christmas Pudding del Regno Unito
La ricetta del Christmas Pudding del Regno Unito

Non esiste paese al mondo dove la grande magia del Natale inizia con tanto anticipo come in Inghilterra. Tutta la nazione attende piena di aspettative questo festoso periodo dell’anno, incominciando i preparativi con larghissimo anticipo, tanto che le vendite natalizie da Harrods, decisamente lo store più trendy e posh di Londra, sono iniziate i primi di settembre, mentre le bellissime luminarie in Regent Street vengono accese per tradizione 10 settimane prima del 25 dicembre. In un paese dove il Natale viene vissuto con così grande trasporto è naturale che anche il pranzo del giorno più atteso dell’anno venga progettato e parzialmente preparato già alcune settimane prima.
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Aringa di Kaszubia dalla Polonia in Expo

La ricetta dell’Aringa di Kaszubia con cipolle e uva passa del ristorante polacco Villa Uphagena di Danzica in Expo

aringa di Kaszubia ricetta del ristorante polacco in Expo
aringa di Kaszubia la ricetta del ristorante polacco in Expo

Mancano poco più di due mesi a Natale ed è ormai tempo di pensare ai pranzi e alle cene di questo festoso periodo dell’anno. Come ogni anno, quando orde di parenti e amici affollano le nostre tavole, cerchiamo sempre di proporre piatti diversi dal solito, cibi particolari e ricette inusuali dai sapori intriganti, passando ore e ore su internet o sui grandi manuali di cucina alla ricerca di quell’idea geniale che renderà indimenticabile il nostro desco.
Quest’anno però abbiamo una nuova fonte dalla quale attingere qualche suggerimento in più per stupire gli ospiti con la nostra arte culinaria. I ristoranti di Expo, con le loro proposte gastronomiche così diverse, ci hanno infatti insegnato ad allargare i nostri orizzonti, facendoci conoscere nuovi sapori e nuove preparazioni. E così, questo Natale, lasceremo di stucco i nostri commensali con una ricetta veramente ottima e molto popolare nella regione di Danzica, l’Aringa di Kaszubia. Questa ricetta, molto semplice da realizzare, è in Polonia uno dei piatti tradizionali della vigilia di Natale, e noi ve la proponiamo proprio come viene preparata al ristorante Villa Uphagena di Danzica, gestore del ristorante del padiglione polacco in Expo.
Forza ragazzi, tutti in cucina per preparare questo delizioso antipasto!

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