Ristorante giapponese a Expo 2015

Tempura, sushi e sashimi da Sagami, il ristorante giapponese in Expo

ristorante giapponese in Expo
ristorante giapponese in Expo

Il padiglione del Giappone, con due tipologie di ristoranti, è forse quello che in Expo presenta meglio tutti i sapori dei differenti cibi nazionali. In cima alla struttura, dopo un lungo percorso tortuoso, si raggiunge il Minokichi, il ristorante di punta del padiglione giapponese, il top dei top del Giappone, un lusso destinato solo a chi è disposto a pagare senza prestare tanta attenzione al salatissimo conto. D’altronde potendoselo permettere, li vale tutti, in quanto il ristorante, preferito da ben 300 anni dalla Famiglia Imperiale, è attivo fin dal 1716 e per far assapore la vera essenza della cucina nipponica propone per la cena tre menu a prezzo fisso, rispettivamente da 110, 160 e 220 euro, in grado di soddisfare pure i palati più esigenti. Accanto al Minokichi si trova anche l’ingresso del ristorante giapponese più cheap, in realtà alcuni food corner di famose catene nipponiche che, a rotazione, condividono il grande spazio self-service, in condominio espressamente per Expo 2015 Milano.
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Ristorante coreano in Expo Milano 2015

Cena Hansik nel ristorante coreano Bibigo

Padiglione e ristorante coreano in Expo
Padiglione e ristorante coreano in Expo

Dopo cinese, giapponese e fusion, la cucina coreana si sta affermando sempre più come l’ultima frontiera nel panorama dei ristoranti  asiatici milanesi. Chiusi per cambio locale Arirang e Hana, due delle proposte più interessanti in città, decidiamo di testare il ristorante del padiglione della Corea del Sud, tra l’altro, a nostro parere, uno dei più belli e interessanti di tutta l’Expo.
All’esterno del ristorante coreano, ubicato al pian terreno del padiglione, una gentile cameriera prende i nomi dei clienti, inserendoli nella lista d’attesa che, peraltro, non è mai molto lunga, in quanto i posti a sedere sono davvero parecchi. Infatti, dopo pochi minuti ci chiama e ci accompagna al nostro tavolo. Il locale è molto moderno, senza riferimenti diretti al paese asiatico, se non per i grandi monitor che trasmettono senza sosta splendide immagini di paesaggi coreani. Il filo cromatico conduttore di tutto il Padiglione della Corea del Sud è il bianco, ripreso anche per muri, tavoli e sedie del ristorante, tutti rigorosamente bianchi, che risplendono nella luce che entra dalle grandi vetrate. La mise en place è essenziale, niente tovaglie, runner e tovagliette, solo un tovagliolo di carta (peccato) su cui poggiano le classiche bacchette e un cucchiaio in metallo, con un bel bicchiere di ceramica color verde acqua.
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